1793 – 1794, di Niklas Natt Och Dag
In un piccolo lago, anzi un acquitrino dove finiscono i liquami della città, vien trovato un cadavere orrendamente mutilato. Ad indagare su questo crimine viene chiamato Cecil Winge un ex procuratore malato di tubercolosi. Winge è affiancato dal Mickel Cardell un reduce con un braccio di legno e un forza sovrumana.
Si può definire un thriller storico ambientato nei bassifondi della Stoccolma della fine del diciottesimo secolo; i princìpi del 1789 si diffondono per l’ Europa e i nobili cercano di arginare il diffondersi delle idee rivoluzionarie. Una classe sociale in disfacimento e una nobiltà in decadenza che reagisce in un crescendo di violenza e furore. Il racconto si svolge in un mondo al collasso, la decadenza dell’ ancien regime viene rimarcata da abusi e violenza. Tutto questo l’ autore lo racconta in forma di thriller, il risultato è decisamente un romanzo affascinante. Un’ altra Stoccolma viene presentata, violenta e sporca certamente lontana dall’ idea comune che si ha della città del Nord.
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Cardell, il reduce della guerra con un braccio di legno, torna a vivere nei bassifondi di Stoccolma tra miseria e povertà. Una donna lo contatta per chiedergli di indagare sull’ omicidio di sua figlia crudelmente uccisa la notte prima delle nozze. Il primo sospettato è lo sposo. Cardell si impegna a scoprire cosa sia successo fronteggiando ancora avvenimenti sadici e oscuri che avvengono in città.
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Il libro inizia con la storia dello sposo e con la descrizione di un luogo esotico; l’ autore riesce a far provare al lettore una sensazione di pace che si tramuta in un senso di angoscia.
I personaggi sono ben descritti, apprezzabile è il racconto delle vicende del personaggio femminile Anna Stina Knapp che, per difendere le creature che ama, dovrà combattere il sadismo della gente in una Stoccolma in piena decadenza.
Il finale non è definitivo lasciando il lettore in attesa di un nuovo episodio.
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Di Elena Costantino
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1793 – 1794 Niklas Natt Och Dag
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