Tutto pronto per la 42esima edizione del Premio letterario Giovanni Boccaccio, in programma dal 15 al 17 settembre a Certaldo.
I vincitori di quest’anno sono Georgi Gospodinov per la Letteratura, Stefania Battistini per il giornalismo e Marco Paolini per l’etica della comunicazione, che saranno presenti durante la doppia cerimonia di premiazione – una delle novità di quest’anno – che si terrà venerdì 15 settembre e sabato 16 settembre alle ore 21, al Teatro Cinema Boccaccio di Certaldo.
Georgi Gospodinov è il vincitore della 42esima edizione del Premio letterario Giovanni Boccaccio per la sezione letteratura.
Romanziere e poeta, è l’autore bulgaro moderno più acclamato a livello internazionale. Le sue opere sono tradotte in 25 lingue.
Recente vincitore del Premio Strega Europeo con il suo ultimo libro “Cronorifugio” (2021), ha raggiunto una prima notorietà in Italia con il precedente romanzo “Fisica della malinconia” (2013).
Alterna poesia e prosa. Nell’arte della poesia è un autore innovativo e raffinato. Viene definito “il Milan Kundera della Bulgaria”. Una curiosità che lo caratterizza: scrive a mano su un taccuino. Tutti i suoi libri, dall’esordio “Romanzo naturale” (2007) ai racconti di “…e altre storie” (2008), “E tutto divenne luna” (2018) e “Tutti i nostri corpi” (2020) sono editi in Italia da Voland.
Stefania Battistini è la vincitrice della 42esima edizione del Premio letterario Giovanni Boccaccio per la sezione giornalismo.
La sua carriera in Rai è iniziata come reporter per il Tg1 e per Speciale Tg1, attraverso servizi da zone di guerra come il Kurdistan e la Siria.
Adesso si trova in Ucraina per raccontare l’invasione russa. In passato la giornalista si è a volte trovata in situazioni di pericolo, come quando venne minacciata da un uomo armato di pistola, ma tutto, fortunatamente, finì nel migliore dei modi.
Dicono di lei: “Impeccabile, precisa, documentatissima, senza fronzoli, senza eccessi, un linguaggio asciutto, di forte impatto, ma soprattutto che ha il dono della sintesi e il rigore delle notizie”.
Marco Paolini è il vincitore della 42esima edizione del Premio letterario Giovanni Boccaccio per l’etica della comunicazione.
È attore, autore e regista, “uno dei massimi esponenti del teatro di narrazione, nel quale un performer senza trucco, costumi e scenografia, assume la funzione di narratore”.
Noto al grande pubblico per “Il racconto del Vajont”, si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile (I-TIGI. Racconto per Ustica, Parlamento Marco Paolini 2chimico, Il Sergente, Bhopal 2 dicembre ’84, U-238, Miserabili) e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia sviluppata con il ciclo dei Bestiari.
I suoi racconti hanno un’attenzione speciale al paesaggio, al suo mutarsi, alla storia (come nel Milione) e al suo evolversi (Numero Primo). Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, sa portare quest’arte antica al grande pubblico con memorabili dirette televisive (tra cui ITIS Galileo e Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute). È stato anche voce narrante di Marcovaldo di Calvino in un audiolibro.
CONTRORIFUGIO – Georgi Gospodinov
FISICA DELLA MALINVONIA – Georgi Gospodinov
AUSMERZEN Vite indegne di essere vissute – Marco Paolini
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