A BORDEAUX C’È UNA GRANDE PIAZZA APERTA, DI Hanne Ørstavik
Nel partire per Bordeaux cercavo un libro che mi aiutasse ad entrare nello spirito della città francese che mi accingevo a visitare e la scelta non poteva che cadere su questo libro che si chiama “A Bordeaux c’è una grande Piazza aperta” e che porta la firma, pero’, di una scrittrice norvegese, Hanne Ørstavik.
Il titolo appare ancora più chiaro dopo aver visitato la città in questione dove effettivamente ci sono tante grandi piazze aperte, anche se l’autrice nelle sue pagine richiama soprattutto Place Quinconces che è un’ampia esplanade. La grande piazza di Bordeaux e l’intera città diventano il pretesto e contemporaneamente la metafora per parlare del complicato tema della incomunicabilità all’interno di un rapporto di coppia (e non solo) anche con riferimento alla sfera sessuale.
Il taglio del romanzo ha un punto di vista (e non potrebbe essere altrimenti) molto femminile e si incrocia nel racconto della protagonista (voce narrante) con altre storie ed altri personaggi e la domanda sembra sempre essere la stessa ovvero
“Quanto si e’ disponibili ad essere aperti agli altri, sapendo di correre il rischio di smarrire se stessi ?”.
La frase che campeggia all’inizio del libro recita “Mi vuoi incontrare” ed è come il preludio ad un complesso viaggio all’interno della sfera dei sentimenti umani che nell’aprirsi sono destinati inevitabilmente a regolare i conti con le loro paure di apparire per quello che sono nella loro essenza e senza alcuna protezione. La difficoltà è quella di concedersi senza snaturare se stessi. Nel romanzo spesso si incrociano realtà e immaginario come due forze in apparente contrasto tra loro come in una lotta tra ciò che si vorrebbe fosse e ciò che invece è (o almeno sembra).
Un libro scritto molto bene e non semplice, ma che sicuramente lascia qualcosa.
Recensione di Enrico Lamanna
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