A PROPOSITO DI MIA FIGLIA, di Kim Hye-jin (Mondadori – maggio 2022)
Kim Hye-jin, A proposito di mia figlia, Mondadori, 2022, traduzione dal coreano di Lia Iovannetti
“A proposito di mia figlia”, della giovane autrice coreana Kim Hye-jin, è un romanzo con due personaggi principali, una madre e una figlia, apparentemente opposte in quasi tutto. Quando la figlia, Green, chiede di tornare a vivere con la madre, quest’ultima è impreparata e si comporta in modo estremamente ostile, specie quando scopre che la figlia è fidanzata con una ragazza e che anch’essa sarebbe diventata sua ospite.
Ma non tutto, come nella migliore letteratura spesso accade, è come sembra: questa madre, che sembra così priva di compassione ed empatia nei confronti della figlia e delle sue scelte di vita, lo è invece nei confronti di Jen, una delle pazienti nella casa di cura in cui lavora. Il suo declino mentale è per lei fonte di immenso dolore perché vi vede riflesso il suo stesso solitario futuro. La madre non è quindi semplicemente una figura unidimensionale e paralizzata, ma un genitore i cui problemi derivano dall’incapacità di capire ciò che non può accettare, o accettare ciò che non può capire. Un bel romanzo, con molti livelli di complessità, e che offre una riflessione stimolante sul conflitto generazionale, il conformismo sociale, le famiglie non convenzionali, l’invecchiamento e la solitudine.
Problematiche vastissime che partono, in questo caso, dalla Corea, ma sono valide universalmente.
A PROPOSITO DI MIA FIGLIA, di Kim Hye-jin
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