A SUD DEL CONFINE, A OVEST DEL SOLE, di Haruki Murakami
Murakami è Murakami.
In questo suo romanzo: “A sud del confine, a ovest del sole” ho letto la tristezza, l’ho toccata con mano, l’ho percepita addosso.
Un romanzo molto intimo, che segue nel suo percorso da bambino ad adulto, Hajime, un ragazzino che si fa uomo, solitario, malinconico. E le tre donne che segnano la sua vita.
“Gli esseri umani, a volte, sono destinati, per il solo fatto di esistere, a fare del male a qualcuno“
La bellezza profonda? La colonna sonora del romanzo, che ho letto ascoltando “La Pastorale” di Beethoven, “Pretend” di Nat King Cole, o “The Star-Crossed Lovers” di Duke Ellington…e naturalmente “South of the border (A sud del confine) di Nat King Cole.
“Quando si cambia ambiente, anche lo scorrere del tempo e delle emozioni assume improvvisamente una dimensione diversa“
Un romanzo con aspetti surreali, onirico, da non lasciarti capire a volte se ciò che accade è sogno oppure è realtà. Una storia dove la fragilità umana è la protagonista principale.
“Pretend you are happy when you are blue
it isn’t hard to do…“
(Fingere di essere felici quando si è tristi non è poi un grande sforzo) Nat King Cole.
Da leggere.
“A sud del confine, a ovest del sole” Murakami Haruki
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