ABBANDONARE UN GATTO, di Murakami Haruki
Non è esattamente quello che mi aspettavo.
Abbandonare un gatto, più che un racconto è una chiacchierata che Murakami fa con il lettore, un discorrere pacato a tu per tu; lo scrittore si apre e racconta le difficoltà generazionali tra padri e figli, i rapporti conflittuali, i ricordi che hanno avuto un significato e che riaffiorano poi, dopo, quando i nostri padri non ci sono più. È un raccontarsi e un raccontare il periodo storico bellico della guerra tra Cina e Giappone e della seconda guerra mondiale.
“In altre parole, ognuno di noi è una delle innumerevoli, anonime gocce di pioggia che cadono su una vasta pianura. Una goccia che ha una sua individualità, ma è sostituibile. Eppure quella goccia di pioggia ha i suoi pensieri, ha la sua storia e il dovere di continuarla.”
Si legge in mezz’ora, piacevolmente. Ma non dico altro, non voglio svelare nulla.
Una nota: all’interno ci sono illustrazioni bellissime di Emiliano Ponzi.
Recensione di Lauretta Chiarini
ABBANDONARE UN GATTO Murakami Haruki
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