Abbiamo intervistato Antonella Barbarossa, titolare della Libreria Barbarossa Benevento

Abbiamo intervistato Antonella Barbarossa, titolare della Libreria Barbarossa Benevento

 

Interviste alle Librerie n. 70

Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?

 La Libreria Barbarossa è una libreria indipendente che nasce  nel 1987 con il capostipite Sergio Barbarossa come libreria di rappresentanza editoriale per scuola primaria per i gruppi Mondadori e Fabbri. Circa 7 anni fa ha ampliato i i suoi obiettivi dedicandosi prevalentemente alla produzione letteraria italiana e internazionale.

 

Antonella Barbarossa

 

Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?

La nostra libreria è frequentata prevalentemente da lettori forti alla ricerca dell’ultima novità ma anche degli intramontabili classici.

Da un paio di anni abbiamo avviato una proficua collaborazione con Culture e Letture aps, un’associazione di promozione sociale con la quale organizziamo incontri con autori e autrici, incontri di lettura ad alta voce per bambini, bambine e adulti, tè letterari.

Sono così nati alcuni gruppi di lettura: i Lettori Itineranti che leggono insieme almeno un libro al mese; il gruppo “Riscopriamo i romanzi storici”; il Circolo in giallo che legge appunto, romanzi gialli e il più recente gruppo femminista denominato “Il salotto di Michela” in onore di Michela Murgia

 

 

Lettori si nasce o si diventa?

Lettori si nasce se si ha la fortuna di essere avviati all’amore per la lettura fin da piccoli ma essenzialmente si diventa “frequentando” la lettura

 

Essere librai nel 2024: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?

Il ruolo del libraio è profondamente cambiato, i lettori si rivolgono prevalentemente ai siti on line tipo amazon o leggono su supporti elettronici il che priva il libraio della sua funzione prevalente di consigliere di titoli e argomenti e del fondamentale rapporto di confidenza con il lettore – cliente perdendo il senso dell’intimità dello scambio di narrazione reciproco

 

Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?

 Certamente i social hanno un forte impatto anche nel mondo dei lettori. Frequenti sono gli scambi di opinioni e i consigli di lettura e la nostra libreria è presente sui social per promuovere i propri prodotti o le attività culturali organizzate.

 

 

Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come I leoni di Sicilia e La portalettere, per citarne alcuni, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?

Un caso che ci ha particolarmente colpite è il successo de La portalettere che abbiamo letto anche come gruppo di lettura e che ha destato molte perplessità nella quasi maggioranza delle lettrici e dei lettori per lo stile e l’approssimazione di alcuni passaggi.

 

Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?

Diversi titoli, probabilmente, per il momento da noi va alla grande l’ultimo di Manzini

 

In molti, sul nostro gruppo FB, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?

Domanda difficile. Noi proviamo ad organizzare incontri mirati per bambini e bambine facendo partecipare agli incontri gli autori e le autrici. Allo stesso modo cerchiamo di coinvolgere gli adolescenti (anche se, almeno per la nostra esperienza, è piuttosto difficile). Inoltre organizziamo per loro dei laboratori di scrittura finalizzati alla pubblicazione in proprio di “libricini” che restano a testimonianza del lavoro

 

 

Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?

 La lettura digitale è grande nemica delle librerie ed è sicuramente una minaccia reale perché per i lettori è molto più semplice comprare online e far arrivare il libro a casa o addirittura leggere in e-pub. Cerchiamo di contrastare questa realtà offrendo una pluralità di azioni che vanno oltre l’incontro con l’autore  e proponendo serate a tema, come la serata in giallo, la serata in rosa, la serata femminista ecc. ecc.

 

Consigliate tre libri (editati negli ultimi anni), secondo voi imperdibili, ai nostri lettori, motivandone la scelta.

domanda complicata, sono tanti i libri da consigliare. Tra i recenti sicuramente La grande meraviglia, di Viola Ardone e Vorrei chiederti di quel giorno, di Lorenzo Tosa che, tra l’altro, abbiamo recentemente presentato in libreria. I temi trattati, la follia, nel primo caso e l’assenza nel secondo, sono ben approfonditi ed entrano nelle corde di chi legge. Tra quelli editi negli scorsi anni, per esempio, Vincenzina ora lo sa di Maria Rosaria Selo che approfondisce il tema del lavoro in fabbrica e della lotta di classe inoltre, Tornare dal bosco di Maddalena Vaglio Tenet che è una storia fortemente introspettiva e La ferocia di Nicola La Gioia che offre uno spaccato duro della società contemporanea. Naturalmente la lista potrebbe essere ancora più lunga e speso ci intratteniamo a parlare di libri con i nostri lettori/clienti.

 

redazione@ilpassaparoladeilibri.it

 

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