AFFRESCO, di Magda Szabó (Anfora)
“Con Frau Szabó avete pescato un pesce d’oro. Comprate tutta la sua opera…” Hermann Hesse
Consiglio di cui fare tesoro allora come ora.
Magda Szabó ancora una volta dimostra di essere una scrittrice fuori dall’ordinario. Una donna è una scrittrice anticonformista nel vero senso della parola, tenuto conto dell’epoca in cui ha scritto. . Ogni sua frase, ogni sua pagina incantano il lettore, le sue parole diventano musica. Ogni suo personaggio è caratterizzato in maniera originale fin nei meandri del su Le storie non hanno per oggetto eventi eccezionali né tantomeno i personaggi dei suoi romanzi sono uomini fuori dal comune.
La Szabó racconta la vita, i sentimenti, le emozioni del quotidiano, si cala nei rapporti umani, familiari per sviscerarne le autentiche nature, disfunzioni, deformazioni riuscendo a coglierne tutte le sfaccettature: le luci come le ombre; le fragilità e la forza interiore di ciascun personaggio. Incanta il lettore con l’ambientazione delle sue storie dove tutto parla e sembra avere un’anima: la natura, gli animali le strade, le case che fanno da cornice perfetta alla storia narrata.
Così Annuska protagonista di questo romanzo e tutta la sua famiglia, dalla quale è fuggita giovanissima, che rivede dopo anni di lontananza e assoluto silenzio in occasione della morte di Edit, sua madre. Una madre che non l’ha mai amata, è che ha finito i suoi giorni, in manicomio. Anche lei abbandonata dalla famiglia. Una famiglia ammantata da un perbenismo di facciata i cui membri vivono rapporti tormentati.
Una storia da assaporare di cui consiglio vivamente la lettura.
Recensione di Leonarda Paladino
AFFRESCO Magda Szabó
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