AGNES BROWNE NONNA, di Brendan O’Carroll (BEAT)
Era da tanto che non procedevo con la serie di Brendan O’Carroll dedicata ad uno dei personaggi più riusciti della narrativa europea. In queste notti insonni, “Agnes Browne nonna”, terzo e ultimo volume della serie (prequel – “Agnes Browne ragazza” – a parte) mi ha fatto davvero compagnia, e le sue 190 pagine sono volate via anche troppo in fretta. Se anche non ricordavo nei dettagli le vicende narrate nei due romanzi precedenti, era senz’altro ancora vivo nella memoria l’affetto per la protagonista, un’irlandese di poco più di quarant’anni alle prese con sette figli, che si trova a dover gestire da sola dopo la prematura scomparsa del marito Rosso Browne, che non l’aveva mai amata e che invece l’aveva denigrata e fatta sentire sempre inadeguata. Agnes, invece, è una donna forte, e – nonostante le difficoltà, grandi e piccole, che la vita le ha messo davanti, non si è mai lasciata scoraggiare e ha affrontato tutto a muso duro e con il cuore in mano.
Certo, sette figli sono un impegno piuttosto importante, ognuno di loro le porta gioie e dolori, ma lei li ama incondizionatamente, qualsiasi scelta facciano. In questo terzo romanzo, la storia è più che altro incentrata su tre di loro: Trevor, che ama disperatamente una ragazza ma non trova il coraggio di farsi avanti, conducendo una vita in cui non trova soddisfazione; Cathy, che sposa Mick nonostante il parere contrario della madre, che non vede di buon occhio il poliziotto un po’ borioso che si dice innamorato della figlia; e poi Dermot, che con il suo amico Bomba Brady ne combina sempre una dietro l’altra, e che stavolta finirà davvero in guai seri… Tre vicende che si intrecciano tra loro, e che alla fine costruiscono un romanzo fatto di personaggi veri, caratterizzati splendidamente e in modo veritiero, moderno ed immediato, dove Agnes Browne a volte pare rimanere solo sullo sfondo per poi emergere con tutta la sua simpatica irruenza irlandese.
Le pagine si susseguono veloci, portando ad un finale inaspettato che colpisce dritto al cuore. O’Carroll ha intessuto una trama che è insieme semplice e complessa, un mosaico fatto di tanti colori che alla fine ci regala una bella sensazione di calore, alle prese con storie di gente semplice che potresti incontrare ovunque, anche se l’Irlanda è certamente il luogo più azzeccato per il grande cuore di Agnes Browne e della sua strampalata tribù. Una lettura davvero molto piacevole, che non mancherà di scaldare l’anima, capace di strappare sorrisi e lacrime anche nel lettore più insensibile. Lasciatevi conquistare da Agnes Browne, non ve ne pentirete
Recensione di Eleonora Saia
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