AMULETO CELESTE, di Helen Humphreys (Playground)
Ho conosciuto Helen Humphreys a Mantova lo scorso settembre, ho partecipato alla presentazione di questo libro senza conoscerne la storia, e senza aver mai letto nulla di suo. Mi ha incuriosita la sua atipicità , di tutti gli autori che ho visto e sentito raccontare i propri lavori la Humphreys è senza dubbio la più schiva, la più taciturna. Ricordo che la traduttrice fece non poca fatica a tirare fuori delle risposte un po’ articolate se non brevissimi cenni.
Quando ho letto il suo romanzo l’ho capita appieno! Che gran talento! Helen è una poetessa della letteratura, la sua prosa è poesia, il suo racconto è cosi delicato , sintetico e soave che non si può non restarne ammaliati.
L’amuleto celeste è un tipo particolare di esca usata per la pesca ai salmoni, creata da Megan Boyd, una giovane donna scozzese ,amica personale del principe Carlo d’Inghilterra e insignita di una delle più alte onorificenze britanniche dalla regina Elisabetta.
Una vita appartata, in simbiosi con la natura, nel nord della Scozia, dove fino alla fine degli anni Novanta ha vissuto e lavorato in solitudine, in una casa senza elettricità, creando delle esche meravigliose, con piume colorate, pellicce, materiali di scarto o preziosi: autentiche opere d’arte.
Una donna libera e indipendente, per alcuni eccentrica, che non ha mai smesso di indossare abiti maschili, rifiutando da sempre i ruoli stabiliti e imposti dalla comunità.
Fatevi un regalo, leggete questa meravigliosa poesia .
Recensione di Simona Bettin
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