Lo scrittore e autore teatrale Giuseppe Manfridi presenta il romanzo storico “Anja, la segretaria di Dostoevskij”.
“Anja, la segretaria di Dostoevskij” di Giuseppe Manfridi è un romanzo delicato e poetico in cui si narra del rapporto di collaborazione e poi di amore che si instaura tra Fëdor Michajlovič Dostoevskij, ormai sulla soglia dei cinquant’anni, e una stenografa di diciotto anni, Anna Grigor’evna Snitkina, che diventerà la sua seconda moglie.
L’opera può essere considerata una biografia romanzata perché si ispira agli stessi diari scritti dalla giovane, ma contiene anche elementi e personaggi di finzione; allo stesso tempo è una sorta di romanzo di formazione perché narra del passaggio da adolescente a donna di Anja, che dovrà crescere in fretta per riuscire a stare accanto a un uomo tanto difficile e impegnativo quale era Dostoevskij. L’opera si apre con una scena angosciante e meravigliosamente scritta, che mostra subito le capacità stilistiche di Manfridi: è il 1849 e ci troviamo sull’isola delle lepri – «Lui, con le mani ancora sporche di inchiostro, già presumendo il carico di piombo che fra pochi minuti gli riempirà il torace, si ostina a non trascurare nulla del margine di esistenza residuo che tuttora lo trattiene nel mondo dei vivi».
L’autore ha deciso di iniziare la sua storia parlando della quasi esecuzione di Dostoevskij a causa di presunti crimini ideologici contro lo Zar; anche nei suoi ultimi attimi di vita egli scrive senza sosta, perché è ciò che lo rende libero, anche in quella situazione in cui è inerme e in catene. Arriverà la grazia poi, e anni di lavori forzati in Siberia, e da quell’esperienza lo scrittore non si riprenderà mai e ne porterà le cicatrici sulla pelle e nell’anima. Con questa introduzione entriamo già nell’ottica che l’immagine di Dostoevskij che ci verrà presentata sarà quella dell’uomo maturo, afflitto dal passato e tormentato dai suoi fantasmi; una figura tragica, da un certo punto di vista sconfitta, che nel rapporto con Anja trova quella consolazione che credeva ormai impossibile.
Grazie alla giovane egli riuscirà a portare a termine il suo romanzo “Il giocatore”, la cui composizione nasce sotto una cattiva stella, e troverà un’alleata per il resto della sua vita; il loro è stato un amore totalizzante, sostenuto e alimentato dalla passione per la letteratura. L’autore caratterizza i due protagonisti con maestria, restituendone ogni moto dell’anima; lo stesso lavoro certosino è dedicato alla rappresentazione della Pietroburgo di fine Ottocento, dannata e controversa – «Questa è una metropoli febbrile: quanto mostra di sé, è solo una minima parte di quel che è. Qui, non fa meraviglia che anche l’invisibile possa offrire la sua quota al caos, e ne partecipi».
Di Guglielmo Liberi
Casa Editrice: La Lepre Edizioni
Collana: Visioni
Genere: Narrativa storica
Pagine: 608
Prezzo: 25,00 €
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