ASCENSORE PER L’INFERNO William Hjortstberg 

ASCENSORE PER L’INFERNO, di William Hjortstberg

Un romanzo poliziesco- thriller sovrannaturale da riscoprire.
‘ ngel Heart -ascensore per l’inferno’ (‘Falling Angel’)
di William Hjortstberg

Il successo al cinema alle volte può essere controproducente per la fama di un romanzo anche se best seller all’ estero quando non è di un autore già affermato in Italia. Un caso emblematico per me è quello di ‘ Angel Heart’ film di A. Parker con M.Rourke e R.De Niro che nel 1987 fu un successone al botteghino ma non aiuto’ quasi per niente la’ carriera’ del romanzo che aspettava da quasi un decennio di essere tradotto in italiano.

L’ autore dal cognome abbastanza ‘ diabolico’ che infatti era soprannominato da amici e estimatori con il nomignolo infantile molto più semplice da pronunciare ‘Gatz’, era nato a NY nel 1941 da padre svedese e madre svizzera e dopo la classica gavetta dei mille mestieri tipica di tanti scrittori statunitensi aveva esordito alla fine degli anni sessanta con romanzi e racconti di fantascienza ma il botto lo fece solo nel 1978 con questo quarto romanzo (titolo originale ‘Falling Angel’) in cui mischiava con efficacia il poliziesco hard boiled con il thriller esoterico. Scalò le classifiche e vinse un premio Edgar( il più prestigioso per il suo genere),ebbe buone recensioni e l’attenzione di un giovane e da poco affermato S.King che nella prima edizione della sua guida all’horror(‘ Danse Macabre’) del 1979 fece in tempo a segnalarlo in appendice in una lista dei più significativi romanzi thriller- horror del dopoguerra.

La storia era incentrata su Harry Angel, un detective privato abbastanza scalcinato che nel 1959 veniva incaricato da un misterioso cliente (Louis Cyphre, nomen omen) di ritrovare un cantante tal Johnny Favorite che all’ inizio degli anni Quaranta rivaleggiava in popolarità con F.Sinatra ma poi era scomparso nel nulla dopo la guerra. Partendo dalla clinica del Connecticut dove era stato ricoverato per amnesia,il detective si trovava invischiato in una tremenda vicenda a base di magia nera, riti vodoo, personaggi pittoreschi e ben presto in omicidi di tutte le persone che aveva interpellato e che gli avevano suggerito indizi. Oltre alla trama coinvolgente il romanzo è molto interessante anche per lo stile perché anche in traduzione italiana si coglie il tentativo di omaggiare certi stereotipi del poliziesco hard boiled( quello d’ azione e dei ‘ duri’ alla Marlowe e Spade) arrivando a farne quasi una affettuosa parodia con metafore barocche e lambiccate del tipo:

‘ la sua voce era come metallo levigato, liscio e pulito quasi fosse stata lucidata con banconote fin dal giorno della nascita’ oppure’ la voce di quel tizio era untuosa come la sporcizia dei capelli dei bambini’ o addirittura’ la rivelazione mi fece l’ effetto di un clistere ghiacciato’. Quello che poi è davvero magistrale è il ritratto e la radiografia topografica che Hjortstberg fa di New York, descritta nei minimi particolari e nelle stratificazioni storiche al punto di farne la co-protagonista del racconto.

Mentre leggevo ero sempre a consultare internet per i riferimenti a posti iconici e conosciuti solo di fama( purtroppo non ho mai visitato la Grande Mela)come il Plaza o il Chelsea Hotel che rivelavano significati reconditi ed ancora di più quando descriveva una a me totalmente sconosciuta stazione fantasma della metropolitana situata nella Diciottesima strada o quartieri periferici in cui si scopriva una umanità pittoresca e dimenticata( una scena particolarmente riuscita quella della combriccola di fiera delle meraviglie degna del bradburiano’ Popolo dell’ autunno’ o del film ‘ Freaks’).I rimandi/ campanelli d’ allarme per il lettore sono davvero innumerevoli e l’ironia si alterna alle scene descritte con vivida energia o alle sequenze oniriche, si sorride con l’ inizio in medias res ‘ era venerdì 13 e l’ appuntamento con Louis Cyphre era al numero 666 della quinta strada’ ma certo meno quando gli efferati delitti sono descritti in modo abbastanza crudo ma con distacco da clinico patologo( descrizioni di cuori strappati e mangiati, polli sgozzati per sacrifici rituali, mutilazioni di genitali, etc.).I riferimenti esoterici anche sono continui e ben congegnati e soprattutto mai banali, cosa che invece nel film sarà molto più calcata e spettacolarizzata come ad esempio le cerimonie e i riti vodoo che si svolgono tutti nella Big Apple e non nella più consueta e pittoresca New Orleans dove Parker spostava gran parte dell’ azione.

Il romanzo ha avuto anche una seconda edizione italiana nel 2012 ma passata abbastanza inosservata, nel 1994 era stato pubblicato anche da noi ‘ Nevermore’ altro romanzo che dalla trama sembra davvero molto interessante in cui i protagonisti sono Harry Houdini e Conan Doyle che negli anni Venti del secolo scorso uniscono le forze per risolvere misteriosi delitti con l’aiuto medianico di Mr.Edgar Poe( il titolo italiano ‘ Mai più ‘ però rende meno evidente il richiamo al refrain del celeberrimo Raven/ Corvo). Lo scrittore da anni anche coltivando una parallela carriera di sceneggiatore cinematografico per Hollywood ( iniziata con Roger Corman e culminata con la scrittura di ‘ Legend’ per Ridley Scott) si era trasferito in un tranquillo paesino del Montana , Livingstone, dove c’era una piccola comunità di scrittori, artisti, attori vicini allo stile hippy di vita fra cui Peter Fonda , Jim Harrison e soprattutto Richard Brautigan molto noto in Usa alla fine degli anni Sessanta per ‘La Pesca alla trota in america’, ‘ Zucchero di cocomero’ e altri romanzi e raccolte di poesie a cui Gatz dedicò un saggio che lo impegnò per una ventina di anni ‘ Jubilee Hitchhiker’ di cui era molto soddisfatto. L’ ultimo romanzo che vide pubblicato in vita era ‘ Manana ‘ un thriller ambientato in Messico ma poco prima della scomparsa (avvenuta nel 2017)era riuscito a scrivere il seguito del suo romanzo più amato( che nel 2015:era stato trasposto anche in opera lirica da J.M.Scearce) a cui pensava da anni intitolato ‘Angel’ s Inferno’ pubblicato postumo nel 2020 ma che non ha avuto ancora una edizione italiana… editori battete un colpo?

Per le notizie sul libro e la carriera di Gatz preziosa la pagina di Wikipedia inglese e l’informatissima scheda al film di Renato Venturelli del suo volume sul poliziesco americano

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