ASKJA, di Ian Manook
Secondo capitolo dedicato dal francese Manook alla trilogia islandese, che ha per protagonista l’ispettore Kornelíus Jakobsson.
Kornelíus è il tipo di detective che piace a me: “testardo, solitario, senza rispetto per la gerarchia e la procedura, è certamente un cattivo ufficiale di polizia. Ma è un buon poliziotto. Ha l’intuito, l’arte dell’opportunità, il coraggio fisico, il senso della deduzione.”
Anche il taglio del romanzo è quello che piace a me: scene di azione, architettura originale, trama scorrevole con aspetti che interessano sia il lato umano del protagonista che l’aspetto oscuro di questa nazione all’apparenza perfetta. Ma che nella finzione letteraria e cinematografica non lo è. Non mancano nemmeno i colpi di scena e gli intrighi, gli scambi di battute divertenti tra colleghi molto sui generis, pensate solo ai loro soprannomi: Comesè e Spinoza.
Le ragazze mi chiedono da qualche anno di andare in Islanda (colpa mia che faccio vedere loro le serie???), ma io sono sempre stata frenata dall’idea di dover portare il maglione anche d’estate… ma mi sa che ho cambiato idea. Vale la pena portare il berretto anche a luglio!
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