ASSASSIONIO SULL’ORIENT EXPRESS, di Agatha Christie
. Dal momento che il treno è fermo in Jugoslavia per via di una tormenta di neve, Poirot capisce subito che l’autore del delitto è uno degli occupanti del convoglio. L’investigatore per questo caso può contare solamente sul proprio ingegno e su quello dei suoi due collaboratori, M. Bouc e il Dr. Constantine.
Non avevo mai letto nessun libro con protagonista il detective Poirot, e da amante del genere poliziesco ho deciso che era arrivato il momento di colmare questa lacuna. Che dire?! Un capolavoro.
La storia è complessa ma la trama è ben elaborata, ricca di intrecci, suspance e colpi di scena, soprattutto nella parte finale. Quando si pensa di aver risolto il mistero, un nuovo indizio stravolge la teoria, lasciando il lettore con il fiato sospeso per capire come i vari indizi si intrecciano tra loro. Il romanzo è suddiviso in tre sezioni: gli antefatti del delitto, le deposizioni dei personaggi e il momento in cui Poirot mette insieme i tasselli e risolve il mistero. Ho particolarmente amato le deposizioni dei personaggi, che vengono riportate in modo dettagliato, e ho apprezzato sopratutto il riassunto fatto da Poirot stesso con alibi, motivazioni e prove (si tratta di 12 testimonianze quindi è difficile tenere a mente tutto) che aiuta a tirare le somme.
I personaggi sono complessi ma ben delineati, diversi tra loro per età, provenienza, classe sociale, carattere e comportamenti, nonostante ad un certo punto si scoprirà che tutti i sospettati hanno qualcosa in comune.
Ho apprezzato molto lo stile, c’è un buon equilibrio tra dialoghi e descrizioni, che contribuiscono a creare l’atmosfera di mistero e la suspense che tengono il lettore incollato alle pagine.
Recensione di Clara Bianchi
ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS Agatha Christie
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