BREVI INTERVISTE CON UOMINI SCHIFOSI, di David Foster Wallace (Einaudi)
Brevi interviste con uomini schifosi, già il titolo dovrebbe far scappare a gambe levate.
Chi vuole sentire parlare pazzi psicopatici, stupratori seriali, depressi incalliti, misogini inguaribili, falliti spirituali? Nessuno…apparentemente…eppure tutti siamo attratti dal noir e dalla macabra e morbosa perversione che sta dietro a questi soggetti.
Se vi aspettate una serie di pagine con botta e risposta, questo non è il libro giusto.
Perché non ci sono le domande, ci sono solo le risposte!
Wallace lascia dietro le quinte la figura dell’intervistatore e regala la scena solo all’intervistato.
Ecco quindi che questi personaggi borderline, un po’ vittime e un po’ carnefici, si esibiscono in monologhi allucinanti e allucinati.
Il campionario umano è vasto, ma tutti comunque accomunati dalla falsa certezza di dare una svolta alla loro vita, solo perché stanno parlando dei loro errori, ma non si accorgono invece che sono ancora incastrati nel medesimo perverso meccanismo.
Il grande dono di David sta nella “satira seria” secondo la quale i suoi uomini schifosi, mettendo in luce il marcio delle loro vite, fanno una lode indiretta a tutto ciò che è buono.
Non si può entrare in empatia con i suoi uomini schifosi ma dall’altro lato, non si può non farlo con la sua scrittura, che io personalmente trovo coinvolgente, vera, sentita, di impatto, tutta sua. Leggere i suoi uomini schifosi è entrare in contatto con la sua anima e tutto il suo malessere.
Non è un libro facile, non lo è per niente; molti brani sono degli Infinite Jest condensati: una miscellanea di stili, di elenchi, di note interminabili, virtuosismi di voce, immaginazione e tensione mai rallentata.
E’ un libro disturbante nell’ottica del presente perché è un libro che “obbliga” a risvegliare la capacità di immaginazione, che “obbliga” ad allargare la visione del linguaggio. Wallace mette a dura prova cuore e cervello!
Ma la fatica non può essere solo nostra, di noi lettori.
La fatica è anche e soprattutto sua, ne sono sicura.
Anche lui ha resistito come me fino alla fine, nel raccontare quanto la vita può essere dura.
E’ difficile viverla ma anche leggerla e forse di più raccontarla. Poi però ti capita tra le mani un libro di Wallace e tiri un sospiro di sollievo perché a raccontarla uno bravissimo lo ha già fatto al posto tuo.
“Dove ti trovi adesso è immobile e tranquillo. Niente schizzi urla radio vento qui. Niente tempo né rumori reali, solo il tuo sangue che stride nella testa”
Buona lettura!
Recensione di Cristina Costa
BREVI INTERVISTE CON UOMINI SCHIFOSI David Foster Wallace
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