Buon compleanno Virginia: UN ANNO CON VIRGINIA WOOLF, di Nadia Fusini (Neri Pozza Editore ottobre 2021)
La letteratura non è letteratura se non si impossessa prepotentemente del nostro quotidiano e viceversa se il quotidiano umano non ne è stato la principale fonte d’ispirazione. Oggi il mio consiglio è un omaggio ad una grande scrittrice di lettere, oltre che di romanzi. Per questo motivo si presenta sotto forma di lettera, scritta proprio a lei, Virginia Woolf.
Cara Virginia,
Buon compleanno! Oggi avresti 140 anni! Oh com’è lontano il 1882, quando nascesti a Londra. I tuoi genitori, sir Leslie Stephen e Julia Prinsep-Stephen erano così felici! Lui scrittore come te, lei attenta ai dettagli, come te. Solo che lui era un insider e te una outsider! Solo che lei era modella e le sue attenzioni erano nel portamento, le tue, ovunque!
Crescendo però, ti lasciarono presto i tuoi amati genitori, creando dolori e ferite di cui non esistevano ancora rimedi all’epoca e, a dire il vero, chissà se esisterebbero oggi!
Sei stata una delle più grandi scrittrici della storia, il tuo nome è sulle labbra di tutti, in tutto il mondo! Chi ti ama come scrittrice, chi come attivista femminista, chi come editrice, chi ha fatto di te un’icona. Chi semplicemente ama perdersi nelle tue parole. Eri femminista, progressista, innovativa, attivista, libera! Dicono di te che sei la madre del romanzo e del saggio del Novecento. Hai cambiato il modo di scrivere, eri oltre il gender, amavi le persone al di là del loro sesso, hai scritto di emancipazione e di diritti delle donne. Sono cresciuta con il mito di una stanza tutta per me, dal tuo famoso opuscolo che invitava le donne a farsi spazio e rendersi autonome con il proprio lavoro.
Ah, le tue parole! Sempre quelle giuste trovavi. Il significante aderiva perfettamente al significato! Aderisce! Quanta scuola! Quanta bravura. Your words… le tue parole erano – sono – asciutte, ma luccicanti come lame, un vero e proprio bijou dello stile letterario moderno. Le tue parole sono diventate immortali, i tuoi romanzi e saggi sono stati tradotti in 50 lingue.
Da poco, è uscito un libro di Nadia Fusini: “Un anno con Virginia Woolf”. È diventato il mio livre de chevet, sai quel libro che ti metti sul comodino accanto al letto e che prendi in mano, prima cosa che fai, quando ti svegli. Una “simpatica e molto intelligente stravaganza”, lo definiscono le donne ammirate che lo presentano! Ma com’è nato? L’anglista, che ti ama tanto, ha rivelato che l’idea è stata di Daniela Pagani e della sua casa editrice. Volevano replicare quello che Allie Esiri aveva fatto con il grande drammaturgo di tutti i tempi, riferendosi al libro “Un anno con Shakespeare” (pubblicato nella stessa collana, “Spleen”).
Nadia Fusini non nega di essere stata perplessa all’inizio, dice «con i romanzi è più difficile che con le tragedie e le commedie di Shakespeare. Come scelgo un brano piuttosto che un altro?» Ma poi per amicizia e per passione l’ispirazione è venuta, anche attingendo alle tue numerose pagine di diario o lettere che scrivevi ogni giorno. Non dispiaceva affatto a Nadia Fusini, l’idea di far un libro per permettere alle persone di vivere insieme a te, anche se solo per un anno. Così si è messa all’opera. Ha realizzato un piccolo (o grande) capolavoro nel suo genere, creando un insieme molto potente ed evocativo di scritti tuoi Virginia! Come libro da tenere sul comodino (e io ce l’ho messo subito!), da aprire per cercare pensieri e immagini che aiutino il nuovo giorno in arrivo. Tu non separavi mai quello che scrivevi da quello che vivevi. Leggevi tanto e intensamente, ma lo facevi per poter vivere
ogni esperienza fino in fondo, esplorando ogni sua potenziale sfaccettatura. La tua è stata una vita piena di gioie, ma anche di dolori, proprio come la mia. La nostra, quella di tutti noi, i tuoi amanti lettori. Anche se, solo tu, Virginia, possiedi quella qualità che ti fa trovare la parola giusta per portare alla parola l’esperienza della vita. Ah, life…
Cara Virginia, ti ricordi cosa scrivevi in questo giorno, nel 1920? No? Non preoccuparti, ce lo ricorda Nadia, e io l’ho letto, stamattina, appena ho aperto gli occhi, ancora al caldo sotto le coperte: «Ho 38 anni. Non dubito affatto di essere molto, ma molto più felice oggi che quando ne avevo 28. E più felice di ieri, essendo arrivata questo pomeriggio all’idea di una nuova forma di romanzo. Una cosa deve sbocciare nell’altra, come nel racconto “Un romanzo non scritto” – ma questa volta non per 10 pagine, ma per 200 pagine, o giù di lì – ecco, questo mi darà la scioltezza e la leggerezza che voglio; […] l’unico dubbio è quanto includerà del cuore umano? – sono padrona a sufficienza del dialogo? […] Se io sono padrona a sufficienza delle cose – ecco l’unico dubbio…» (p 36)
Che bello leggerti ogni giorno Virginia! credo che ti saresti innamorata di Nadia! Di sicuro lei è innamorata di te. Come lo siamo tutti noi! Come dice Nadia nella prefazione al suo libro: «Sono certa, non ho dubbio alcuno, che ci verrà del bene a convivere per un anno, fianco a fianco con una creatura che non ha mai ceduto in cambio di sicurezza, di identità, il suo grande amore per un’esistenza libera.» (p 7)
Recensione di IO LEGGO DI TUTTO, DAPPERTUTTO E SEMPRE. E TU? di Sylvia Zanotto
UN ANNO CON VIRGINIA WOOLF, di Nadia Fusini
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