CACCIATORE D’UOMINI, di Joe Gores Hammett
Probabilmente il nome di Joe Gores non è molto familiare a chi non è appassionato di letteratura poliziesca ma credo che questo suo romanzo (uno dei primi scritto nel 1975) possa interessare anche chi è semplicemente appassionato di letteratura.
Ha la singolare trovata di rendere protagonista del romanzo lo scrittore Dashiell Hammett che prima di rivoluzionare il genere poliziesco alla fine degli anni Venti era stato anche investigatore privato, singolarità che lo accomuna anche con l’allievo Joe Gores che aveva esercitato per anni lo stesso mestiere prima di dedicarsi completamente alla scrittura.
Il romanzo è coinvolgente perché in parte thriller, in parte storia romanzata e in parte biografia, è ambientato a San Francisco nel 1928 (un anno prima della pubblicazione del primo romanzo di Hammett’ Piombo e Sangue’) che si rivela una città corrotta nelle mani dei politici, dei poliziotti, del Procuratore distrettuale.
Una città dove qualsiasi cosa è in vendita, eccetto un uomo, un ex detective ora scrittore tornato a farsi ‘cacciatore d’uomini’ perché un suo vecchio amico che si era rifiutato di aiutare troppo preso dalla scrittura è stato brutalmente assassinato. Hammett si troverà di nuovo nei vicoli di Chinatown, nei postriboli e nelle case da gioco della città che conosce così bene ma forse il tempo dedicato all’attività letteraria ha addormentato il suo istinto di segugio e l’indagine si rivelerà più complicata e rischiosa del previsto.
Pubblicato per la prima volta in Italia nella storica collana da edicola ‘il Giallo Mondadori’ nel 1979 è stato ripubblicato in tempi recenti anche da Stile Libero Einaudi.
Joe Gores rivela buone qualità di narratore ed anche uno stile secco e duro che riecheggia quello del ‘maestro’ con un tocco di ironia in più, da ricordare che pochi anni prima della sua scomparsa avvenuta nel 2011 scrisse anche autorizzato dagli eredi di Hammett, il prequel del ‘Mistero del Falco’ il suo romanzo più famoso con protagonista il detective Sam Spade reso immortale dall’interpretazione cinematografica di H.Bogart. Anche questo romanzo ha avuto la sua trasposizione in celluloide nel 1982 ‘Hammett- indagine a Chinatown’ ad opera di Wim Wenders, fu il primo film americano del regista tedesco prodotto da Francis Ford Coppola ed ebbe travagliate vicende produttive che ne hanno compromesso in parte la riuscita ma rimane comunque un film affascinante da vedere.
Recensione di Andrea Pinto
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