CAMBIARE LE OSSA Barbara Baraldi

CAMBIARE LE OSSA, di Barbara Baraldi (Giunti – giugno 2022)

Recensione 1
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Quest’ultimo libro di Barbara Baraldi viene dopo la trilogia del Buio, i tre romanzi incentrati sulla figura di Aurora Scalviati, profiler italiana, che dopo un conflitto a fuoco in cui resta gravemente ferita, inizia a soffrire di un disturbo bipolare che tiene sotto controllo con continue terapie. Qui Aurora viene richiamata a Torino per dare il suo aiuto sul caso di un serial killer che sta spaventando la città e che sembra collegato a un omicidio di trent’anni prima su cui il padre di Aurora, allora magistrato, aveva lavorato. Infatti una delle vittime è Tito Ferretti che da bambino aveva assistiti all’omicidio di sua madre e del suo amante, uccisi dal mostro che trentaquattro anni prima aveva terrorizzato Bologna e che era stato catturato dal sostituto procuratore Francesco Scalviati.

Così Aurora torna nella città dove tutto il suo dramma (il suo ferimento, la morte del compagno, la perdita del bimbo che aspettava) è cominciato e dove dovrà fare i conti con se stessa e con la sua storia.

È l’inizio di un viaggio nel passato con cui Aurora dovrà confrontarsi ed avere la conferma, ancora una volta, che il passato è l’unica chiave per interpretare il presente.

La trama, come al solito avvincente, si dipana tra equivoci e piste false, incomprensioni con la vecchia squadra che ha ritrovato e con Bruno, il suo nuovo compagno e collega, fino al colpo di scena finale, in cui tutto si ricompone in un modo in cui Aurora riuscirà a venire a capo della vicenda, nonostante le sue fragilità e le sue debolezze ma anche la sua caparbietà e la sua forza d’animo, con un processo intessuto di dolore dove “per trovare la salvezza non basta cambiare la pelle. Serve cambiare le ossa.”

Recensione di Ale Fortebraccio
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Recensione 2

La Baraldi si riallaccia al precedente “La stagione dei ragni” dove abbiamo conosciuto il padre di Aurora alle prese con un mostro, che lascia in vita solo un bimbo piccolo, Tito Ferretti. Passano 34 anni e Tito Ferretti viene trovato assassinato brutalmente: è d’obbligo per la Procura di Torino chiedere aiuto proprio ad Aurora, più come figlia che come profiling, e la donna si trova nuovamente catapultata nella città che ha visto la morte del compagno ed il suo ferimento, con le tremende conseguenze che conosciamo dai romanzi precedenti. Agli omicidi che si susseguono si aggiunge il rapimento di una ragazzina e per Aurora andarsene – come le è stato richiesto – non è più un’opzione. Dovrà rimanere fino all’adrenalinica risoluzione dei casi, che la porterà ad indagare su se stessa e la sua vita.

La Baraldi è una maestra ad intessere tele di ragno in cui il lettore rimane fatalmente impigliato: la trama è oscura e serrata e ruota intorno non solo ai fatti ma anche intorno ad un complicato rapporto tra fede e scienza, metafisica e realtà, spingendo non solo la protagonista ma anche il lettore a riflessioni su di sé e sul proprio modo di vedere il mondo e se stesso all’interno di tale mondo. Ed Aurora si troverà a capire che per andare avanti deve cambiare dall’interno, non essere più vittima del proprio passato ma coraggiosa attrice del proprio presente perché “per trovare la salvezza non basta cambiare la pelle. Serve cambiare le ossa.”

Ci troviamo quindi di fronte ad un romanzo psicologico che può essere letto semplicemente come un thriller o goduto come uno spunto per riflessioni personali.

Recensione di Giulia Quinti

CAMBIARE LE OSSA, di Barbara Baraldi

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