CARA PACE, di Lisa Ginzburg
Recensione 1
E il titolo ha diverse interpretazioni.
Ho appena terminato di leggere questo libro che mi ha conquistata fin dalla prima pagina.
È una storia familiare, il padre Seba, la madre Gloria e le loro due figlie, Maddalena detta Maddi e Nina. Poco più di un anno di differenza tra loro, così diverse ma così unite. La loro infanzia, la loro adolescenza, sarà dolorosa e solitaria, vuota d’amore. La storia di svolge a Roma e qui le due sorelle vivono fino alla maggiore età, legate dall’affetto ma anche dalla loro diversità caratteriale, Maddi la maggiore più chiusa, Nina più estroversa, che le porta spesso allo scontro, ma il loro legame affettivo non si spegnerà mai.
Le loro strade poi si dividono, Maddi si trasferisce a Parigi e Nina negli Stati Uniti.
Passano gli anni, venti, e Maddi sente il bisogno di ritornare a Roma, per rivedere i luoghi della sua infanzia. Qui lascia cadere le sue difese e si apre alle sorprese della vita.
È una storia di abbandono e di tante domande, spesso senza risposte.
La scrittura della Ginzburg è una scrittura delicata e profonda sulla famiglia e sulla fatica femminile.
Recensione 2
Un libro sull’abbandono , sulla solitudine , sul dolore spesso scaturito e /o inferto dal proprio nucleo familiare d’origine . La storia di due sorelle , del loro modo di affrontare dinamiche difficili per gestire una situazione anomala voluta e scelta dai propri genitori . Un legame profondo , il loro , che attraverso le differenti caratteristiche della loro personalità , riesce in qualche modo a colmare il vuoto dell’assenza delle figure genitoriali rendendole due pezzi complementari di uno stesso puzzle . Due sorelle , due donne, ed il loro percorso , che dall’infanzia le conduce all’età adulta trascinando con sé tutto ciò che di insoluto ancora permane .
Un racconto che indaga e descrive gli effetti psicologici della perdita e la necessità di mettere in atto i meccanismi di difesa volti a controbilanciare i danni irreparabili della mancanza . Un libro che ho letto in un paio di giorni , che mi ha tenuta incollata alle due protagoniste e alla loro storia , ma che mi ha deluso profondamente nel finale .
Il carapace si spezza facendo finalmente fuoriuscire Maddalena dal suo guscio , ma l’episodio che ne rappresenta l’oggettivazione, lo ritengo banale , stupido , fugace . Manca , a mio parere, il finale tanto atteso dalle pagine precedenti che permetta realmente lo slancio verso la liberazione di una personalità ingabbiata .
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