CHE FINE HA FATTO LA NEVE Gianluca Morozzi

CHE FINE HA FATTO LA NEVE, di Gianluca Morozzi (TEA – aprile 2024)

Con uno stile inconfondibile, Gianluca Morozzi torna in libreria con il suo ultimo romanzo (mi sa che siamo arrivati a quota 28, libro più, libro meno).

Che poi, a dirla tutta, il nostro caro scrittore con “Che fine ha fatto la Neve” ha voluto strafare e ci ha regalato ben tre romanzi in uno.

Tre storie che hanno come comune denominatore Valerio Vulcano, Vilo, che di professione (quella ufficiale) fa il libraio nella libreria di famiglia: la Boutique del mistero, che si può trovare a fatica solo addentrandosi in un intrico di vicoletti medievali nel Quadrilatero di Bologna.
La Boutique del mistero, oltre che sua dimora abituale, è anche sede di un’attività parallela e non ufficiale che gli serve per arrotondare i magri guadagni derivanti dalla vendita dei libri: quella di investigatore privato.
In tutti e tre i romanzi, “Prisma” – “Picco Scuro” – “Neve in cantina”, si troverà a dovere indagare su fatti a dir poco grotteschi. Ci saranno gli emulatori di Huodini, Pittori maledetti, Vampiri.

Vilo non ha paura, non sa cosa sia questa emozione, e questa caratteristica è per lui un’arma a doppio taglio: riesce ad affrontare situazioni estreme senza scomporsi mettendo a repentaglio la sua vita. Meno male che il temerario Vilo ha un amico prezioso che riesce ad aiutarlo in ogni occasione: L’Orrido.

Ritroviamo alcuni personaggi già incontrati in precedenti romanzi: Lajos, Lobo e la Betty (mi raccomando l’articolo!), Ringo, il proprietario dell’Osteria frequentata dai nostri amici con la sua serranda aperta a metà, che rifila vini di dubbia qualità.

Morozzi riesce come sempre a inventare storie originali, dove paura e ironia si mescolano portando il lettore a cambiare umore e stati d’animo in maniera repentina.

Esilaranti i “dialoghi psicologici” tra la Betty e Vilo in “Picco Scuro”, che seguono subito dopo aver letto una scena raccapricciante: risate e pelle d’oca si alternano vorticosamente.

Interessanti i richiami a film e brani musicali, per non parlare dei misteri che avvolgono la città di Bologna, tanto cara a Morozzi e vera protagonista dei suoi romanzi.

Insomma ci si trova alla fine della lettura pensando:

FIUUUUUU’ CHE FIGATA!😅😉

Chiudo dando due consigli:

1) leggete che fine ha fatto la Neve: il divertimento è assicurato

2) partecipate a una presentazione di Morozzi: in poco più di un’ora riesce a conquistare il suo pubblico raccontando aneddoti e misteri inspiegabili della città di Bologna, le sue osterie, i vicoli che non si vedono, i buchi nei portoni e, tenetevi forte, se siete fortunati vi racconterà come e quando ha incontrato l’Orrido🤐🤫

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