COMANDANTE Edoardo De Angelis Sandro Veronesi

COMANDANTE, di Edoardo De Angelis e Sandro Veronesi (Bompiani – gennaio 2023)

“Rina carissima, oggi è un giorno fausto.
Oggi noi e i nostri nemici, insieme, ci siamo salvati”.

Da pochi giorni in libreria, il romanzo “Comandante” racconta, attraverso le voci dei militari, imbarcati sul sommergibile ”Cappellini”, sia la vita di bordo fatta di monotone e lunghe attese di navi nemiche sia la figura principale: Il comandante Todaro, ufficiale della Regia Marina italiana, che in piena guerra, disobbedisce agli ordini tedeschi e salva i nemici appena affondati col suo sommergibile. Per questo verrà definito con sprezzo dall’Ammiraglio tedesco Karl Donitz.” il Don Chisciotte del mare”. Gli autori hanno costruito questo romanzo, molto avvincente, dopo aver consultato tante lettere che lo stesso Todaro aveva inviato alla moglie.

 

ACQUISTALO DA IBS ACQUISTALO DA FELTRINELLI ACQUISTALO DA LIBRACCIO

 

Nel sottomarino c’è un crogiolo di dialetti , di umanità e di unione nonché di rispetto e sicurezza gli uni verso gli altri e ,in modo particolare, verso il comandante: con lui e la sua forza si sentono tutti sicuri perché sa sempre prendere la decisione giusta per tutti e tutto. Todaro non era antifascista. “era un monarchico come tutti gli ufficiali di Marina” ma prima di tutto era un uomo di mare e quindi” le leggi della marineria per lui erano sacre” ,anche a dispetto degli ordini tedeschi che non volevano nessun salvataggio dei nemici: colpire, affondare e andarsene…Questa era la sintesi degli ordini.

 

 


Il Comandante aveva sviluppato una personalità tutta sua, autonoma, indipendente: faceva yoga (attività per nulla di moda a quei tempi), studiava il Farsi, aveva uno spiccato interesse per l’occultismo. Nella notte del 16 ottobre 1940 nel corso di una missione al largo dell’isola di Madera , Todaro avvistò il piroscafo belga Kabalo (5.186 tonnellate) e, dopo aver lanciato inutilmente tre siluri, lo affondò utilizzando il cannone di bordo. Dopo aver effettuato l’affondamento Todaro accostò e raccolse i ventisei naufraghi della nave belga e li rimorchiò su di una zattera per quattro giorni.

Quando la zattera spezzò il cavo di rimorchio, Todaro non esitò ad ospitare i naufraghi sul sommergibile fino a sbarcarli, incolumi, sulla costa delle isole Azzorre. Questo atto di umanità molto ”strano” in tempo di guerra fu criticatissimo e alle stesse, Todaro, rispose. “Gli altri non hanno, come me, duemila anni di civiltà sulle spalle”( frase lapidaria, riportata da molte fonti e mai smentita, rimasta celebre, da allora in poi, nella storia della nostra Marina).

 

 

Anche nel comandante nemico questo atto creerà grande sconcerto e prima di apprezzarne il gesto…ce ne vorrà. Il Comandante prendendo questa decisione fatale, sa che potrebbe anche rischiarare di essere condannato a morte per aver disatteso gli ordini ma per lui i corpi che galleggiano nel mare nero non sono nemici, sono naufraghi. Raccontando e restituendo alla nostra memoria, uno degli episodi meno conosciuti dell’ultima guerra, Edoardo De Angelis e Sandro Veronesi denunciano la barbarie di ogni conflitto e celebrano la grandezza dei valori dell’umanità quando ci sono donne e uomini pronti ad affermarli nonostante tutto.

Il Comandante Todaro morirà due anni dopo il fatto e sempre in una operazione di guerra al largo di La Galitè, Tunisia, il 14 dicembre 1942. Alla figura di Todaro e al suo semplice atto eroico è dedicato un film, che uscirà a breve, e che vede come protagonista l’attore Pierfrancesco Favino.

Recensione di Lidia Campanile

COMANDANTE Edoardo De Angelis Sandro Veronesi

 

ACQUISTALO DA IBS ACQUISTALO DA FELTRINELLI ACQUISTALO DA LIBRACCIO

 

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

1 Trackback / Pingback

  1. COMANDANTE - Edoardo De Angelis e Sandro Veronesi

Commenti

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.