COME COSTRUIRE UNA BARCA Elaine Feeney

COME COSTRUIRE UNA BARCA, di Elaine Feeney (Einaudi – luglio 2024)

 

Jamie O’Neill si distingue dagli altri ragazzi della sua età a Emory, una città immaginaria nell’Irlanda occidentale. Lettore da sempre di Edgar Allan Poe, preferisce tuttavia le simmetrie della matematica alla finzione. Nel suo primo giorno al Christ’s College, la scuola secondaria maschile locale, sa esattamente quanti passi ci vorranno per arrivare a piedi da casa (2.816). E vuole costruire una macchina a moto perpetuo in modo che, secondo una logica complessa che solo lui capisce, possa riconnettersi con sua madre, che è morta dandolo alla luce. La sua storia si intreccia con quella di Tess Mahon, un’insegnante di sostegno la cui vita è in preda a quel tipo di caos che Jamie detesta. Cercando di avere un figlio con la fecondazione in vitro, si ritrova sempre più lontana dal marito, Paul. Anche lei si sente fuori posto al Christ’s College, il cui preside, padre Faulks, sta promuovendo una cultura di intolleranza contro chiunque sia diverso. Quando incontra Jamie, vittima di bullismo la prima mattina, non è sicura se gli stia offrendo un’ancora di salvezza o viceversa.

 

 

È qui che entra in scena Tadhg Foley, un nuovo insegnante di falegnameria che rifiuta il conformismo della scuola. Foley, che naviga su un currach (tipica barca irlandese) fatto a mano, propone che lui e Jamie costruiscano insieme una barca: una sorta di macchina a movimento perpetuo, data la natura inquieta sia dell’acqua che del legno. Jamie accetta con riluttanza, e presto altri alunni e genitori vengono coinvolti, con orrore del preside che crede che i suoi alunni siano al di sopra di un tale compito.

Si capisce subito che la simpatia della romanziera irlandese vada in direzione degli outsider e di quelli che sono considerati gli scarti della società. Come costruire una barca è un libro meraviglioso, dolce e struggente, sulla crescita, su un padre molto giovane che alleva suo figlio, sull’importanza della scuola e dei suoi insegnanti, spesso speciali, e su quanto una comunità premurosa possa contribuire alla vita di un bambino

 

Recensione di Moreno Migliorati

 

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