
COME PIETRE NEL FIUME, di Ursula Hegi (feltrinelli)

“Quando una persona è entrata nella tua vita potrai tenerla lí per sempre, nonostante l’agonia della perdita”.
Come pietre nel fiume è un romanzo intenso, incentrato sulla mancata tolleranza delle diversità, sui desideri interrotti, su quelli ardentemente desiderati che albergano nell’intimo del desiderante prendendo il sembiante della storia spesso castigante ma anche terapeutica allo stesso tempo.
Un vortice di personaggi tutti ruotanti attorno alla figura di frau Montag la piccola grande zwerg (nana) protagonista discreta delle vite degli altri che, con delicatezza e prepotenza allo contempo, riesce ad insinuarsi nelle esistenza dei compaesani modificandone il destino.
Un personaggio complesso, ricco di sfumature, descritto nei pensieri in modo mirabile, caratterizzato dalla psicologia del diverso e quindi del guerriero.
Un romanzo che sa dire della guerra e delle discriminazioni senza patetismi: con ferocia e dolcezza, amarezza e rigore.
Un testo lucido, uscito fuori dal mercato da qualche tempo e per chi ne ha ancora copie a disposizione, riconsiglio vivamente un’accurata lettura ché in tempi come quelli odierni, rispolverare l’antico uso della parola, può essere talvolta catartico e salvifico.
Un ringraziamento particolare a Simona Baldelli per la dritta e per la sua ineccepibile competenza nel suggerire note di pregevole senso
Recensione di Consuelo Ferragina
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