CONFIGURAZIONE TUNDRA, di Elena Giorgiana Mirabelli (Tunué)
Ho sempre dormito poco, figuratevi in questo periodo….è per questo che ieri sera ho continuato (e finito) a leggere “Configurazione Tundra”, esordio di Elena Giorgiana Mirabelli, libro che avevo iniziato ieri, tra una pausa smartworking e l’altra.
Leggere un romanzo scritto da una mia concittadina mi ha incuriosito molto, non ho il piacere di conoscere la Mirabelli ma spero di leggere presto altri suoi scritti.
“Configurazione Tundra” è un romanzo distopico: la protagonista è Diana, Diana ci farà scoprire molti aspetti della vita di Lea, figlia di Marta Fiani. A Diana viene assegnato un appartamento (questo è il progetto Bioma, teorizzato da Marta Fiani, a Tundra, la città-bioma-perfetta) e nell’esplorare questo appartamento e grazie a piccoli indizi lasciati dalla vecchia proprietaria, Diana ci racconterà la vita (di Lea), le giornate, i rapporti con le persone, il sesso.
È un libro, sui rapporti umani, sulle tragedie che alcuni rapporti umani possono provocare.
La scrittura è cruda, i personaggi mi hanno coinvolto da subito, magari non tutti, ma mi hanno coinvolto. È un libro che ruota intorno ad un modello e come questo modello ha cambiato le relazioni tra le persone, i comportamenti, le aspettative….un modello che pone un interrogativo sul proprio essere.
“La felicità -tiene gli occhi chiusi come a scegliere le parole esatte-sta nel non esitare.Sei cosi adattato che non hai dubbi. Una sola unica direzione”
“Un circuito funzionale”
“Se diventassimo specializzati sapremmo cosa fare senza esitare”
“Ci sarebbe un numero di azioni precise”[ ]…”e il libero arbitrio?”
“Non rende felici”
Un esordio convincente, da leggere tutto d’un fiato. Brava!
Recensione di Giandomenico Lenzi
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