CORPI AL SOLE, di Agatha Christie (Mondadori)
Appena finite le ultime, geniali pagine di “Corpi al sole” di Agatha Christie. Seconda rilettura a distanza di anni per me, e come al solito ne deriva più attenzione ai dettagli e a certe finiture che la più famosa giallista del mondo ha saputo inserire in una storia davvero unica. Poirot è in vacanza sull’Isola del Contrabbandiere, un piccolo paradiso in terra d’Inghilterra. L’intenzione è quella di riposarsi dopo le fatiche della vita di Londra e le indagini che lo hanno reso famoso, ma al suo arrivo “sente” subito che, anche sotto il sole, c’è sempre il male, in agguato. La fascinosa, anche se alquanto sciocca, Arlena Stuart è un’attrice di varietà capace, nonostante il recente matrimonio con il capitano Marshall, di irretire con facilità la maggior parte degli uomini che le capitano a tiro.
Persino sull’isola, e sotto gli occhi di tutti, non riesce a tenere nascosta la tresca con Patrick Redfern, un giovane di bell’aspetto, pazzo di lei, che si accompagna ad una moglie a prima vista debole e fragile, incapace di tenersi stretto il marito. Un giorno, però, durante un giro in barca, Redfern e un’altra ospite del Jolly Roger Hotel trovano un cadavere a Pixy Cove, proprio quello di Arlena Marshall, orribilmente strangolata da un paio di mani forti. Insieme alla polizia, Poirot si mette subito all’opera. Le strade da percorrere sembrano numerose, non è solo il marito ad essere sospettato… In troppi avrebbero voluto che Arlena morisse. Con un’ambientazione insolita ma particolarmente ricca di fascino, questo giallo risulta essere l’ennesima prova narrativa riuscita per Agatha Christie, che regala un intreccio sorprendente e personaggi assolutamente ben caratterizzati.
La soluzione finale, poi, è a dir poco geniale, con un Poirot che non risparmia le sue “cellule grigie” alla scoperta di un delitto quasi perfetto. Davvero imperdibile.
Recensione di Eleonora Saia
CORPI AL SOLE Agatha Christie
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