CORRISPONDENZA, di Nelly Sachs Paul Celan
“Stoccolma, 10.5.1954
Bergsundsstrand 23
Caro poeta Paul Celan, ricevo ora il Suo indirizzo dalla casa editrice e La posso così ringraziare personalmente per la profonda emozione che le Sue poesie mi hanno donato. Lei vede molto del paesaggio spirituale che si nasconde dietro ogni cosa del mondo, Lei possiede il vigore espressivo necessario per dar voce al segreto che sommessamente si dischiude. – Ora desidererei da parte mia mandarle la raccolta di poesie “Le stelle si oscurano” sempre che Lei non la conosca già. Non appena avrò la sua risposta pregherò l’editore Fischer di spedirgliela. È pronta anche una nuova raccolta non ancora stampata, una piccola scelta di quelle poesie uscirà su una rivista letteraria tedesca. Anch’io sono costretta a percorrere quel cammino interiore che prende le mosse dal «qui», dopo le inaudite sofferenze del mio popolo, e procede impervio fuori dal tormento.
I migliori auguri!
Sua Nelly Sachs”
Cominciava così un carteggio durato quasi quindici anni tra i due poeti, esuli scampati miracolosamente alla follia nazista.
L’impatto emotivo di questo libro è stato come il primo soffio del mattino che anche la notte più buia sa regalare.
Faccio parte di una generazione che per ragioni anagrafiche di lettere ne ha scritte e ricevute, se non altro perché nella mia adolescenza non esistevano ancora le comunicazioni cellulari.
Questo sentimento mi è stato di spinta nel braccare la sequenza numerica di queste missive.
E poi sì, diciamolo, nella scrittura l’animo umano riesce a trovare una profondità e una capacità di aprirsi raramente eguagliabili in dichiarazioni verbali.
Scrivere è un momento di intimità che richiede tempo,
è darsi del tempo per prendersi cura dei propri pensieri.
E sono veri e propri doni di parole quelli che si scambiano con queste lettere Paul e Nelly.
Tra Parigi e Stoccolma, città dalle quali si scrivono rispettivamente Celan e Sachs, passa il meridiano del dolore e della consolazione.
Man mano che gli orologi del tempo li allontanano dall’infanzia il loro rapporto, nato sulla carta da lettera, si fonde in una appartenenza che si fa condivisione,
saranno molti i momenti critici nelle loro rispettive vite che necessiteranno di conforto reciproco.
Tutto ciò traspare da quanto si scriveranno, in un’alchimia tale da vestirsi ognuno/a delle reciproche parole.
Ultima perla…alcune lettere portano in allegato poesie mozzafiato che spiegano meglio di qualsiasi altra cosa perché alla Sachs fu conferito il Nobel.
Buone letture
Recensione di Antonio Trotta
CORRISPONDENZA Nelly Sachs Paul Celan
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