CUORE, di Edmondo De Amicis (Mursia)
Sono partita molto prevenuta nella lettura di questo libro. Non sono una grande amante dei romanzi di formazione e l’idea che nell’immaginario collettivo suscita questo scritto, romanzo strappalacrime, non me lo ha fatto mai considerare come “ da leggere”. Mi sono ricreduta.
Cuore è lo specchio di un’Italia pulita, onesta, linda nei sentimenti. Una generazione che non esiste più e che si vorrebbe riportare in vita. Si perché l’idea di questa delicatezza di sentimenti verso gli altri, questo curarsi a vicenda, l’attenzione a valori che adesso sembrano perduti per sempre lo rendono caro. E’ lì che fanno breccia le parole, su quel cuore che tutti i piccoli scolari in un modo o nell’altro si ritrovano e sul nostro, di cuore, sciogliendo quel gelo che oggi lo anestetizza davanti alla donna a terra che tende la mano, all’uomo vestito di stracci che ci passa accanto, alla persona dignitosa ma povera che incontriamo ogni giorno.
Cuore è un memento a quello che dovremmo essere, e che forse abbiamo perduto, non singolarmente ma come gruppo.
Belle le descrizioni di quei piccoli uomini, bambini già fatti in un mondo duro per loro. Garrone prevale su tutti, ma anche il muratorino non scherza.
Mi è piaciuta anche l’idea dei racconti mensili, una storia più corposa a dare luce ai buoni sentimenti. Leggiamolo e torniamo ad essere così.
Recensione di Luciana Galluccio
CUORE Edmondo De Amicis
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