CUORE NASCOSTO, di Ferzan Ozpetek (Mondadori – aprile 2024)
“Potrei insegnarti molto su come coltivare l’arte di prendere la strada più difficile, la meno scontata, quella che ti segna l’anima. Credere fermamente in un ideale, per esempio. E sognare in grande. Puntare sull’impossibile, sempre. Cercare il tuo talento. (..) Non sorprenderti mai, non gioire: sappi che la vita te ne chiederà il conto. E, qualsiasi cosa accada, continua a risplendere.” Ancora una volta Ozpetek mostra di conoscere molto bene l’animo femminile tornando a indagare tra i sentimenti con lo stile che lo contraddistingue. Al centro del racconto ci sono due donne che il destino ha in qualche modo legato fra loro. La protagonista, Alice, arriva a Roma nei primi anni Novanta grazie a una generosa e inaspettata eredità.
Con lei, un pesante fardello di dolori che spera di lasciarsi alle spalle e il sogno di diventare un’attrice. L’abitazione dove andrà a vivere le servirà per imparare a conoscere Irene, una donna elegante e misteriosa che irrompe nella sua vita quando ancora era solo una bambina. La casa romana dove Alice andrà a vivere nasconde un segreto; la scoperta di un vecchio atelier rimasto chiuso per anni la porterà a seguire le tracce di una storia d’amore nascosta tra i dipinti e le pagine di un diario. Attraverso un mosaico di appunti, bozzetti e foto, Irene accompagna Alice nel suo percorso di crescita nella Roma degli anni novanta. Ed è proprio tra quelle pagine che Alice farà i conti con il suo passato. L’autore attraverso un racconto di formazione affronta temi delicati come quello del dolore e della perdita dando vita ad un romanzo che è già sceneggiatura.
Recensione di Marzia De Silvestri
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