D-DAY Antony Beevor
“Omaha divenne una sorta di mito americano, ma nelle battaglie successive ci sarebbe stata una verità ancora più crudele di questa leggenda: in Normandia, le perdite medie per divisione da ambo le parti avrebbero superato quelle subite dalle divisioni sovietiche e tedesche durante un periodo equivalente di scontri sul fronte orientale”
Antony Beevor, uno dei massimi storici della 2WW, autore di libri fondamentali come “La Seconda Guerra mondiale: i sei anni che hanno cambiato la storia”, Stalingrado” e “Berlino 1945. La caduta” ci racconta in questo volume l’epica Campagna per la Normandia allestita per aprire da occidente la strada per Berlino e che aveva come obiettivo ultimo ottenere la resa incondizionata della Germania nazista.
L’”Operazione Overlord” (così venne chiamata) ebbe inizio la notte tra il 5 e il 6 giugno del 1944 in quello che è passato alla storia come il D-Day (“il giorno più lungo”, lo chiamò Rommel) e che dopo mesi di combattimenti selvaggi e grandi spargimenti di sangue da ambo le parti culminò il 25 agosto con l’ingresso della 2° Divisione Blindata del Generale Leclerc a Parigi e la liberazione della capitale francese.
Beevor racconta e analizza da par suo e con la chiarezza che lo contraddistingue tutto il percorso dell’ “Operazione Overlord” partendo dal progetto iniziale, soffermandosi sulla descrizione dei principali protagonisti da Eisenhower che spontaneamente mette per iscritto l’assunzione di ogni responsabilità dell’operazione che nonostante tutto avrebbe potuto anche rivelarsi un disastro, ci descrive le dinamiche e le tensioni tra americani e britannici, i dubbi di Churchill, l’arroganza di Montgomery, Patton “la mina vagante”, la “brigata bastarda” del Generale Cota; l’immenso lavoro di preparazione di tutta la gigantesca operazione, le ansie, la snervante attesa di entrare in azione dell’enorme massa dei 150.000 uomini inglesi, americani, canadesi, francesi liberi, polacchi, norvegesi e altri di diverse nazionalità della forza di spedizione alleata che avrebbe invaso la Normandia nelle ventiquattro ore successive.
Tutti i piani collaterali messi in atto per mantenere il segreto e per ingannare i tedeschi sul luogo di un attacco che i tedeschi sapevano essere imminente… Racconta successi, eroismi ma anche le paure, gli imprevisti, gli errori e le falle organizzative che resero l’operazione una vera e propria carneficina.
Un racconto crudo, incalzante, avvincente come un romanzo, che passa dalle visioni d’insieme su tattiche e strategie alle “zoommate” su singoli episodi individuali o di piccoli gruppi di combattenti; che mostra come la battaglia di Normandia si risolse in un tributo di sangue delle truppe di terra così elevato da poter essere accostato agli orrori del fronte orientale e a quelli della battaglia delle Fiandre di trent’anni prima.
Splendido libro, utilissimo strumento per capire davvero cosa fu l’ ”Operazione Overlord”.
Recensione di Gabriella Alù
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