DA DOVE LA VITA È PERFETTA, di SILVIA AVALLONE (Rizzoli 2017)
Un meraviglioso romanzo sulla genitorialità: sul diventare madri e padri pur essendo ancora figli incompresi e incompiuti.
Ma anche un romanzo sulla dicotomia esistenziale di cui è pregna la nostra epoca, tra l’essere madre per scelta e l’essere madre ad ogni costo.
Un viaggio emotivamente coinvolgente nei meandri dell’animo umano, in cui grazie alla capacità evocativa dell’autrice combinata alle calzanti parole usate si entra in perfetta sintonia con tutti i protagonisti della storia. Perché non è facile parlare del dolore, dell’angoscia, del senso di smarrimento di fronte all’incertezza per l’avvenire ma la Avallone lo ha saputo fare. Ha saputo descriverlo ed interpretarlo così bene e così intensamente da poterlo provare sulla propria pelle fin dentro al proprio essere.
Ambientato alla periferia di Bologna, in un immaginario quartiere lontano dal centro, degradato e decadente, con molte strade e nessuna via d’uscita, è un romanzo corale, ricco di personaggi perfettamente caratterizzati nei loro vissuti:
Adele sta per compiere diciotto anni, vive in un minuscolo appartamento, insieme alla sorella più piccola e alla madre, una lavoratrice precaria, quando scopre di aspettare un figlio.
Manuel il ragazzo di Adele, belloccio e strafottente, sogna una vita al di sopra delle sue possibilità e per averla non si fa problemi a percorrere illecite scorciatoie.
E poi c’è Zeno, miglior amico di Manuel, anche se le circostanze della vita, li hanno fatti allontanare. Studente di liceo diligente e brillante, sogna di diventare uno scrittore. Segretamente innamorato di Adele, che spia da lontano, Zeno è da sempre abituato a fare a meno di tutto pur di prendersi cura di sua madre.
Tutti e tre hanno in comune uno stesso destino: sono cresciuti senza padre, con madri assenti o latitanti che si arrabattono come possono ma che sono incapaci di riempire d’amore quel vuoto esistenziale.
Infine ci sono Dora e Fabio, una coppia rodata, economicamente agiata, che vive in centro, pienamente realizzata dal punto di vista professionale e lavorativo a cui manca però la gioia totalizzante di avere un figlio. Un figlio tanto a lungo atteso, desiderato, sognato. Fabio e Dora hanno tutto, o meglio quasi tutto e quel “quasi’ è una frattura che piano piano si apre tra loro e li porta a fare i conti con i loro dolorosi trascorsi.
Un romanzo questo scritto da Silvia Avallone che è insieme una storia d’amore e di abbandono. Di attese, di scelte e di rinunce. Di genitori visti dai figli e di figli che diventano genitori alla continua ricerca di un luogo sicuro, di una panchina, da cui guardare lontano per scoprire che un posto dove la vita è perfetta, forse esiste!
Consigliatissimo!
Non avevo ancora letto nulla dell’Avallone ma sicuramente recupererò tutti i suoi romanzi, ho adorato la sua scrittura!
DA DOVE LA VITA È PERFETTA SILVIA AVALLONE
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