DA DOVE STO CHIAMANDO, di Raymond Carver
Carver o lo adori o non riesci a leggerlo, non ci sono vie di mezzo. Io appartengo alla prima ed è leggendo Carver che ho iniziato ad apprezzare il genere del racconto. I suoi sono unici, la sua penna è riconoscibile ed inconfondibile.
Stile asciutto, frasi brevi, linguaggio semplice e colloquiale, senza orpelli. Le descrizioni sono solo quelle funzionali alla narrazione.
Ambientazione frequente è quella domestica nell’America degli anni ’70-’80. Molti racconti non hanno una “trama” in senso stretto: li difinirei piuttosto come la pedissequa trascrizione di dialoghi e scene di vita quotidiana.
La natura umana, a volte meschina, o debole, o ingenua, viene messa a nudo con lucido distacco attraverso situazioni apparentemente banali che spesso trascendono fino alla paradossalità.
Un genio.
Recensione di Catia Ficosecco
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