
Dario Voltolini vince il Premio Wondy 2025 con INVERNALE
INVERNALE, di Dario Voltolini (La nave di Teseo – febbraio 2024)
Il romanzo narra la storia del padre dell’autore, macellaio, che esce dalla cella frigorifera con la bestia sulla spalla, la spacca, separa i muscoli dalle membrane, toglie le ossa. I tagli di carne sono il suo mestiere e la sua arte, nei suoi movimenti c’è conoscenza, disciplina, una sorta di rigore sacrale. Ad osservare questo rituale, i clienti dei quali il macellaio quasi prevede desideri ed esigenze, gli zingari cui regala gli avanzi della giornata, e il figlio che lo osserva e ammira.
Un giorno qualcosa va storto e il coltellaccio quasi gli mozza un pollice. Un batterio lo contamina: prima l’infezione, poi una strana stanchezza, piccole esitazioni, e quindi gli accertamenti e la diagnosi: linfosarcoma.
L’attenzione dell’autore si sposta, la disgregazione narrata è sempre quella della carne, ma questa volta la carne è quella del padre. Seguono, infatti, i protocolli sanitari e i viaggi in clinica all’estero, fino alla fine.
E, tuttavia, il tono della narrazione non cambia, la penna è sempre lirica e chirurgica al tempo stesso, non c’è pietismo né sbavatura alcuna di banalità. Fino alla fine.
È la prima volta che leggo Voltolini e non vedo l’ora di leggere altre opere.
Recensione di Stefania Biscione
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