DELITTI A FLEAT HOUSE, di Lucinda Riley (Giunti – maggio 2022)
Nonostante non ami particolarmente la produzione letteraria della Riley, forse perché non sono una appassionata di romanzi storico-sentimentali (che tuttavia spesso uso come intermezzo rilassante fra letture decisamente più sconvolgenti e coinvolgenti, almeno per me) ho deciso di leggere questo libro che, scritto nel 2006, è stato pubblicato solo dopo la morte della scrittrice e costituisce la sua prima ed unica produzione nel campo dei gialli. La pubblicazione è stata voluta dalla famiglia, in particolare dal figlio, Harry Whittaker, che ha curato anche la pubblicazione dell’ottavo capitolo della saga delle sette sorelle e che nel caso di Delitti a Fleat House ha fatto la scelta, come dice nella prefazione del libro, di non mettere mano al testo perché non ha ritenuto necessaria un’operazione di editing in quanto in questo caso preferiva che ai lettori arrivasse direttamente la scrittura della madre.
Il romanzo è ambientato per la maggior parte in un austero collegio, chiamato Fleat House, dove avviene la morte di un giovane ospite, Charlie Cavendish, che inizialmente sembra causata da un attacco epilettico ma che poi si scopre essere stata provocata da uno shock anafilattico dovuto all’ingestione di aspirina, medicinale di cui era notoriamente allergico, e che verosimilmente è stata causata da qualcuno che mal sopportava le maniere da bullo del ragazzo.
Ad indagare è un ispettore donna, Jazz Hunter, un’ex dipendente di Scotland Yard che ha lasciato il suo posto di lavoro per ritirarsi nel North Norfolk, in un cottage affacciato sulle paludi e sul Mare del Nord, dopo il divorzio da Patrick che oltre a essere suo marito era anche un suo collega e l’aveva tradita sia sentimentalmente che professionalmente. Jazz torna comunque in servizio, seppure un po’ riluttante, ed aiutata dal detective Miles e sostenuta dalla famiglia scoprirà i segreti che stanno dietro alla morte del giovane ragazzo.
Con il suo solito stile pulito la Riley mette in piedi una trama abbastanza avvincente in cui però, a mio avviso, sulla parte investigativa prevale la capacità di approfondire gli aspetti emotivi dei suoi personaggi.
Di sicuro un libro che si fa leggere e che sarà sicuramente amato da chi apprezza le doti di questa scrittrice.
Recensione di Ale Fortebraccio
DELITTI A FLEAT HOUSE Lucinda Riley
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