DELITTO ALLA BAIA D’ARGENTO, di Antonio Boggio (Piemme – giugno 2023)
Dopo Omicidio a Carloforte, il romanzo d’esordio di Antonio Boggio, torna il Commissario Alvise Terranova in una seconda indagine che lo vede coinvolto a scoprire cosa ci sia dietro la morte di un ricco imprenditore, Giulio Mazzini, il cui cadavere è stato ritrovato nel cantiere di un albergo di sua proprietà, il Baia d’Argento, situato in una bella caletta dell’isola di San Pietro. L’indagine si mostra da subito complessa, con i sospetti che si riversano principalmente su un ambientalista, ex fidanzato della donna che poi ha sposato l’imprenditore, che contrastava sino a bloccarlo il progetto dell’albergo ritenendo che danneggiasse profondamente la bella costa su cui insisteva. Non mancano però altre piste e neppure vari colpi di scena con un finale a sorpresa: il tutto a comporre un giallo di piacevole lettura.
Tuttavia l’aspetto che più mi è piaciuto è la conferma della affascinante ambientazione in un’isola nell’isola, con il corredo di luminosità, di profumi e riferimenti gastronomici, che deriva da un luogo veramente magico come questo dell’isola di San Pietro. Ed ho potuto di nuovo apprezzare anche il linguaggio locale, il tabarchino, che ritorna continuamente nei dialoghi e che mostra il suo fascino richiamando le origini genovesi della popolazione che ha abitato questa isola, da esule in fuga dalla Tunisia. E si assiste anche ad un approfondimento della figura del commissario Terranova, un uomo determinato ed abile a cogliere dettagli e sfumature che sfuggono ai più, ironico e divertente, buona forchetta e buon degustatore di vini, ma di cui qui viene raccontata la triste storia familiare facendoci intuire da dove derivano alcune sue fragilità e l’abilità come poeta che dà il suo meglio nei momenti tristi o di difficoltà.
Recensione di Ale Fortebraccio
OMICIDIO A CARLOFORTE Antonio Boggio
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