DI TUTTE LE RICCHEZZE, di Stefano Benni
Tempo fa vidi su Rai5 un programma sui poeti, programma davvero delizioso e assai fato bene ed in una puntata parlarono di questo poeta a me sconosciuto, IL CATENA, poeta maledetto, che vagava fra la campagna delle sue terre scrivendo versi e da tutti riconosciuto come pazzo e così fù, fece una brutta fine , dentro ad un manicomio.
durante la quarantena ho letto circa 16 libri e fra questi, 2 di Stefano Benni, conosciuto per la sua grande ilarità e ironicità della scrittura e così lessi ‘La compagnia dei Celestini’, libro assolutamente spassoso e poi ‘Di tutte le ricchezze’.
Penso che sia uno dei libri più belli che abbia letto e parla di un vecchio che si ritira per dedicarsi alla poesia del Catena e così fra le pagine si nascondono malinconie, paesaggi infiniti, storie distrutte e la vita di questo poeta sconosciuto a molti, lui, il protagonista, ne fruga l’intensità e la grandezza, ne studia la vita e ci offre una serie di suoi scritti che ci appaiono immensi e profondi.
Un libro che davvero mi ha stupito, abituata ad un Benni diverso, allegro e sagace, mi ha invece stravolto per la bellezza della scrittura, mi è sembrato quasi di leggere ‘La casa a Nord Est’ di Sergio Maldini, altro scrittore di un profondo intimo pensiero.
Recensione di Marusca Leali
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