Diamo i voti ai personaggi di ORGOGLIO E PREGIIUDIZIO

Diamo i voti ai personaggi di ORGOGLIO E PREGIIUDIZIO

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, di Jane Austen

Se c’è una cosa che più di tutto colpisce di questo romanzo è la caratterizzazione dei personaggi al punto che ho deciso di scrivere, “orgogliosamente”, un giudizio (scevro da “pre”) sui principali protagonisti di questa storia.
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Mrs Bennet: voto 3.
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Spreca la maggior parte del suo tempo concentrata sui suoi “nervi”, pretendendo che gli altri li abbiano come primo pensiero al mattino e come ultimo la sera.
Vive focalizzandosi su un solo obiettivo, per giunta malsano, trasformandolo in un’ossessione.
Ossessione che ha avuto effetti devastanti su persone a lei prossime.
Non le avrebbe fatto male passare un po di tempo in biblioteca con il marito.
Giudizio sintetico: Isterica.
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Jane Bennet: voto 7.
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Ricorda la Meg della Alcott, capace di dire la cosa più sensata e saggia in ogni occasione, offrendo sempre una lettura benevola sui pensieri e sulle azioni umane.
Così perfetta da apparire quasi irreale.
Essere però troppo perfetti affatica moltissimo.
La persona certamente più giusta a contenere i fuochi impertinenti di Lizzie, che, per l’appunto, la venera come una figura mistica e la seleziona come migliore compagna della sua anima per tutte le occasioni.
Giudizio sintetico: Divina.
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Mr Bingley: voto 6
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Bravo ragazzo. Ci piace.
Dovrebbe però avere più fiducia nella proprie sensazioni e rinsaldare un pò la propria personalità, senza dipendere troppo dal “Darsy pensiero”.
Una mente autonoma è più utile e funzionale.
Giudizio sintetico: Inconsistente.
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Charlotte: voto 5.
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Perfetto cliché della donna del suo tempo, resta concentrata sulla scelta a suo avviso (e di molti a quanto pare) più intelligente e ragionevole non deludendo le aspettative di nessuno (tranne quelle di Elisabeth) e rimane fedele al destino tracciato per tutte le creature nate con doppio cromosoma X del XXVIII sec.
Utile come contraltare di Lizzie.
Giudizio sintetico: Conformista.
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Mr Bennet: voto 6,5
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Sagace, ironico, sarcastico.
Fortuna che Eliza sia espressione del suo contributo genetico derivante dalla coppia genitoriale: (quasi) tutta suo padre. Discutibile però la scelta della coniuge e la non curanza nell’esortare la medesima affinché esca dall’onta della banalità.
Appare un po’ troppo disinteressato anche ad esercitare una qualche influenza sull’educazione delle figlie.
Diciamocelo: poteva fare di più.
Giudizio sintetico: Negligente.
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Mr Wickham: voto 4
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Affascinante, gentile e…pericoloso.
Uno di quei soggetti da cui è meglio stare alla larga, così bravi a distorcere la realtà per trarne un qualche beneficio (esclusivamente personale).
Il tipico esemplare in cui divisa, garbo e scaltrezza diventano armi micidiali (e non virtù).
Giudizio sintetico: Manipolatore.
Lydia: N.C.
(data l’età e con genitori così non mi sento di dare un giudizio, sebbene rimane sempre un margine di autodeterminazione in ciascuno di noi e ad ogni età, evidentemente sprecato in questo caso)
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Darsy: voto 9
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Unica voce fuori dal coro in un gruppo di maschi Alpha da far accapponare la pelle.
Di lui si apprezza l’onestà e la libertà di non volere piacere a tutti e a tutti i costi.
L’orgoglio è il suo più grande pregio ma anche il suo peggior difetto.
Dimostra però un percorso di crescita ed evoluzione non indifferenti: si lascia trasformare dall’amore (e dal rifiuto) e scende dal piedistallo per fare lunghe e meravigliose passeggiate a fianco dell’unico esemplare femminile per cui ritiene che valga la pena di trasformarsi.
Apprezzabilissima la generosità d’animo anche dinnanzi la consapevolezza di non trarne alcun vantaggio personale e la sua capacità di andare oltre l’offesa ricevuta, chiari segnali di nobiltà di sentimenti e di capacità d’amore assoluto.
Giudizio sintetico: Magnetico.
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Elisabeth: voto 9,5
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Un’eroina di “quei tempi”, coraggiosa e temeraria all’inverosimile.
Le sue armi: il libero pensiero e la capacità di espressione.
Anticonformista convinta, specie se si tratta di rimanere fedele a sé stessa.
Lettrice accanita e capace di grande coscienza critica.
Salda nella personalità e lucida nelle analisi, sebbene un po’ troppo impetuosa nei giudizi a volte.
Rigida, per lo più, quando si barrica dietro i pregiudizi che trasforma frettolosamente in convinzioni assolute.
Fortunatamente, è aperta al confronto e all’ascolto, mettendosi in discussione ed esercitando grande autocritica.
Giudizio sintetico: Caparbia.
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Jane Austen: voto 10
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Scrittrice delicata e convincente, parla di una storia comune senza la pretesa di consegnare al mondo un capolavoro, parlando di sentimenti e relazioni non risultando mai melensa o banale.
La Austen ha il grande merito di aver dato parole scritte ad una femminilità a cui nessuno osava, a quei tempi, dar spazio neanche nell’immaginario personale, figuriamoci in quello collettivo.
Parla di rapporti e dinamiche familiari con una grazia e una maestria notevoli per una ragazza della sua età, dimostrando fervida intelligenza e senso critico nonostante non abbia potuto godere, suo malgrado, di una adeguata istruzione (la sua formazione sarà prevalentemente la lettura e l’attenta e arguta osservazione e capacità di analisi della realtà circostante).
Il suo più grande merito in questa opera? Guardare all’amore come una possibilità, non come un destino necessario per tutti, specie per una donna.
Esiste ben altro che può farci sentire appagate: cultura, istruzione, amore per la natura, ricerca della vera bellezza, esercizio della gentilezza e, infine, costruzione di una solidità personale basata sui valori e sull’onore.
Giudizio sintetico: Sobriamente rivoluzionaria (per questo amata dalla Wolf).
Nota a margine:
Ciò che fa di un libro un classico è la sua atemporalità.
“Orgoglio e pregiudizio” è più che mai attuale, direi necessario alle giovani generazioni.
Consigliamolo.
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Di Azzurra Alu
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ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, di Jane Austen

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