DOPO LO SPETTACOLO Hirano Keiichiro

DOPO LO SPETTACOLO, di Hirano Keiichiro (Lindau – febbraio 2019)

 

Ho acquistato questo libro sia perché pubblicato dalla Lindau che per me è garanzia di altissima qualità e sia per il paragone che in Giappone viene sempre fatto tra Hirano Keiichiro e Yukio Mishima.

All’inizio ci si trova spiazzati perché ad un primo impatto sembra essere un libro assai distante dallo stile e dai contenuti giapponesi. Ambientato in grossa parte tra l’Europa e gli stati Uniti e con una scrittura moderna, agile e poco evocativa pare lontanissimo dai canoni estetici cui gli scrittori giapponesi ci hanno abituato ed invece tra le pieghe delle parole e degli accadimenti che narra si ritrova pagina dopo pagina quella profondità dei sentimenti, quella struggente malinconia, quella dolorosa felicità mai completa che ci riportano sul serio alle atmosfere uniche di Yukio Mishima.

Un libro che nella forma potrebbe ricordare molti nuovi giovani autori americani ma che nella sostanza profonda è impregnato di sentire giapponese.

La storia ruota intorno ad un famoso musicista ed una giornalista figlia d’arte che che per svariati inciampi del destino si trovano ad inseguirsi vicendevolmente per anni mentre nel mondo arriva la guerra in Irak, le torri gemelle e il disastro di Fukushima ma tutto è pretesto per interrogarci sulla vita, sul passato, sul presente e sul fururo e su come questi possano influenzarsi a vicenda.

“La gente è convinta che solo il futuro possa cambiare. In realtà, però, il futuro cambia in continuazione il passato. Dobbiamo ammettere che il passato in fondo è cosa così fragile e delicata che può essere cambiata, o può comunque cambiare, non le sembra? “

Una citazione a parte va allo splendido breve saggio con intervista che si trova alla fine del libro ed è curato dalla bravissima traduttrice Laura Testaverde.

Recensione di Annachiara FALCHETTI

DOPO LO SPETTACOLO Hirano Keiichiro