DREAMY ZERBINO SI NASCE, TAPPETO VOLANTE SI DIVENTA, di Annabella Di Vita (Edizioni Avia)
Chi avrà modo di leggere questo libro non potrà fare a meno di sentirsi catapultato dentro un cartone animato.
La storia, che comincia decisamente in media res, prende il via da una riunione condominiale indetta dai tappetini residenti. Siamo alla periferia di Indifferlandia dove, a pochi metri dalla battigia, sorge un complesso di cinquanta villette e, dallo zerbino al tappeto persiano, passando per quelli da doccia e stuoie da mare, nessun tipo/genere di tappeto è escluso dalla discussione. Ci si confronta, si comunica, e insieme si decide.
Un corollario di personaggi, dal lombrico, alla lucciola, dall’IO illuminato, a Letizia – la ragazzina tredicenne, unica umana in grado di comprendere Dreamy – e tanti altri si alternano nella storia dispensando consigli e suggerimenti per aiutare Dreamy a sollevarsi dal proprio stato. Non mancano nemmeno gli elementi della natura come il vento, la brezza marina, il mare. Personaggi anch’essi attivi nella storia.
Il testo è decisamente particolare giacché se dovessimo inquadrare il target di riferimento andrebbe di sicuro a lettori dai sei ai centosei anni. Personalmente l’ho definito un libro per due: Una favola per adulti da leggere in compagnia di un bambino, meglio se un ragazzino alle prese con le prime crisi da Zerbino.
D’altronde chi di noi, anche in età adulta, non si è sentito almeno una volta calpestato?
È una favola intelligente che, come ogni favola che si rispetti, tratta temi che ci riguardano molto da vicino, in questo caso i più svariati: bullismo, guerra, rassegnazione, forza di volontà… Con frasi brevi e lapidarie, invita ad abbandonare le zavorre che ci impediscono di volare e ci ricongiunge all’Universo, del quale tutti facciamo parte.
Se devo cercare un difetto posso dire che la trama in alcuni punti può sembrare frammentata, ma si tratta di uno stile decisamente personale dell’autrice che non altera il significato da scoprire e, anzi – a mio vedere – personalizza ancora di più il testo.
A me sono rimaste in mente molte frasi:
“I brutti ricordi si attaccano alla testa come i pidocchi. Devi rimuoverli uno ad uno”.“Le onde elettromagnetiche non contengono iodio, non odorano di salsedine e danneggiano la salute”“Il mobbing è una forma raffinata di bullismo”“Ti sei fatto incantare dalla cicala. Scegli bene a chi affidare la musica e le tue parole…”“…è un pentolone di rimpianti in ebollizione. Sai? Quando le nostalgie traboccano, si spandono nell’aria e diventanodiluvi”.
Recensione di Adelaide J. Pellitteri
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