DUE LIBRI A CONFRONTO : GRANDE MEREVIGLIA, di Viola Ardone – L’arte della gioia, di Goliarda Sapienza
A sinistra: Grande Meraviglia di Viola Ardone
A destra: L’ arte della gioia di Goliarda Sapienza.
A sinistra: una donna che riesce a difendere la sua libertà pur vivendo, senza colpe, in una gabbia. E lo fa con sentimento, empatia, amore per gli altri, che riesce a difendere la sua libertà anche dal suo liberatore.
A destra: una donna cinica, manipolatrice, che la sua libertà la pratica solo grazie alla posizione di privilegio e ricchezza che si è conquistata senza scrupoli, capace di uno sfrenato individualismo con cui apre e chiude relazioni senza mai un gesto gentile verso l’altro, senza mai un senso di colpa, solo tanta presunzione di Modesta di nome ma non di fatto (come sei bella sarà ripetuto mille volte!).
A sinistra un racconto che scorre come un fiume, e il fiume è Elba, una bambina che ti porta per mano nella vita di un manicomio nel passaggio storico della Legge Basaglia, e con delicatezza racconta orrori ed errori della vita dei malati di mente e di coloro che ci lavoravano a stretto contatto.
A destra un racconto dove si passa di palo in frasca, dalla prima alla terza persona, dialoghi forzati e incomprensibili, come è incomprensibile per me il successo che sta avendo.
A sinistra una storia che continua a “burbureggiare” dentro di me, tanto l’ ho amata.
A destra un libro che ho odiato fin dalle prime pagine e che ho finito di leggere solo con la speranza di trovare qualcosa che smentisse l’ antipatia viscerale che ho provato per la protagonista, senza trovarla.
Di Alba Mazzarella
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