DUE LIBRI A CONFRONTO: Il grande Gatsby, di F.S. Fitzgerald – Il biglietto sbagliato, di Pierre Turcotte
Qualche giorno fa, ascoltando un podcast nel quale si dibatteva su novità in libreria e nuovi autori, a precisa domanda uno dei partecipanti tirò fuori la faccenda del parallelismo tra grandi del passato e voci meno note del presente.
Ne scaturì una specie di gioco e quando, tra gli altri, si parlò delle affinità tra “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald e “Il biglietto sbagliato” di Pierre Turcotte, faticai a cogliere il nesso.
Il discorso cadde quasi subito, ma poi, ripensandoci, osservai che, nonostante le differenze, i personaggi diversi, contesti e ambientazioni difformi ed epoche fra loro lontane, le affinità riuscivano davvero a prevalere, a emergere con forza e a sovvertire una prima impressione un po’ ingannevole.
Infatti, entrambi i libri raccontano di seconde possibilità, in entrambi il protagonista è custode di un passato misterioso, entrambi pongono il lettore di fronte a un enigma da risolvere, a un amore complicato, a percorsi da ripensare e a malefatte da smascherare, e tutto ruota intorno a una grande casa che rappresenta il fulcro di alcune scelte basilari della narrazione.
In definitiva, un’osservazione che, a prima vista poteva sembrare azzardata, ha rivelato invece una pertinenza piuttosto evidente e oltremodo interessante.
Di Donatella Conti
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