ELOGIO DELLA FOLLIA, di Erasmo da Rotterdam
Un saggio scritto in latino da Erasmo da Rotterdam (1466?- 1536)
Scritto nel 1509 durante la malattia che lo costringeva a letto, una settimana è sufficiente per completare l’opera.
Modestamente, a suo dire, scrive per divertimento durante l’ozio forzato, non pensando minimamente di pubblicarlo.
Erasmo con sarcasmo e ironia prende in giro la decadenza morale, chiesa compresa, e sogna un rinnovamento che porti la vita umana alla semplicità e alla purezza del cristianesimo primitivo.
Il libro viene messo all’ indice dei libri proibiti dal Concilio di Trento nel 1546.
Cercando di non attualizzare il pensiero di Erasmo passo alla descrizione. Il saggio comincia con un Elogio della Follia che si presenta e parla in prima persona.
Tanti gli argomenti trattati ma con una piccola differenza, tutti gli argomenti ” Visti al contrario”
L’ essere umano per essere felice deve abbandonare la saggezza e lasciarsi andare alla follia.
Infatti la vita stessa è solo un gioco di finzioni Dove ognuno indossa una maschera ed è questa maschera, una illusione dunque, a fare muovere il mondo.
Parla la Follia
La follia libera dagli affanni al solo mostrarsi, bisogna parlare senza riflettere, la follia si mostra subito, infatti quante volte abbiamo sentito dire “è pazzo” “è uscito di senno” .
Ecco i retori, concetto attualissimo, che inseriscono nel discorso latino una paroletta greca (oggi inglese) e il popolo che se capisce si compiace da solo, se non capisce si compiace ancora di più della sua incomprensione. Ma tutti uniti nell’applauso come asini che muovono le orecchie.
La vita è un dono della follia ed ecco che appena nati i bimbi si accarezzano, si abbracciano e si abbracciano tutto ciò avviene perché i bambini sono privi di senno, poi crescono abbandonano la follia e conquistano il senno e la saggezza…Qui Erasmo usa un termine molto bello: “Odio un bambino di precoce saggezza”.
Aggiunge poi che ai vecchi piacciono i bambini perché in fondo sono simili, bianco nei capelli, bocca sdentata, desiderio di latte, frivolezze, smemorataggine. Tanto più gli uomini invecchiano tanto più somigliano ai bambini.
Insomma Erasmo effettua una rivoluzione copernicana, abbasso la saggezza viva la follia.
E’ la follia che rende amabili le donne,
La follia regina dei banchetti
La follia favorisce le amicizie, i matrimoni, consolida la società umana, origina la guerra, rende la vita sopportabile, i folli e i buffoni sono più felici dei saggi.la vita del saggio è più dura rispetto la vita dei folli, ha infine un buon carattere la follia!
La follia ha una sorella l’adulazione cioè l’amore proprio, l’arte di adulare se stessi e fa in modo che ciascuno sia contento e più caro a se stesso.
Non risparmia nessuno Erasmo, i grammatici, i poeti, giuristi, filosofi, teologi, monaci, preti, re, vescovi, papi, cardinali e ancora e ancora…
Nella conclusione si giustifica o quasi, dice che ha oltrepassato i limiti di essere stata impertinente e prolissa ma chi parla è la Follia
e che è donna.
In chiusura la Follia ci fa gli auguri, ci invita a stare allegri, a ubriacarci e a diventare seguaci della Follia.
E se seguissimo i consigli della Follia e appena finita la Pandemia ci lasciamo andare a un bel viaggio nel disordine abbandonando i vecchi schemi e le consuetudini?
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