ELSA Angela Bubba

ELSA, di Angela Bubba  (Ponte delle Grazie – febbraio 2022)

“ÉLSA, singolare femminile. Voce di origine germanica Con questo termine si indica la traversa metallica posta alla base dell’impugnatura delle spade, che serve a proteggere in parte la mano e a fermare la lama contro il fodero» (…). La bambina solleva lo sguardo, sospira lanciando un debole sorriso alla madre, il dito puntato sulla pagina (…). “Perché hai scelto proprio questo nome?” (…). “Nessuna spada somiglia a un’altra spada. Ricordalo” (p. 13-14).

Elsa Morante, è stata una scrittrice, poetessa, saggista e traduttrice italiana considerata una delle narratrici più importate del secondo dopoguerra. E’ stata la prima donna a vincere il Premio Strega nel 1957 grazie al suo capolavoro “L’isola di Arturo” a cui seguirà un altro capolavoro, “La Storia” e tanti altri romanzi che ne accresceranno fama e successo. Il romanzo della Bubba, non è la classica biografia di una tra le più famose scrittrici italiane ma il “romanzo” della sua vita. Attraverso la forma di dialoghi e lettere, scritte dalla stessa autrice ma come se fossero scritte dalla stessa Morante, ci presentano una donna dalle mille sfaccettature.

 

 

Donna indipendente si da piccola, con un carattere ben preciso che la porta a “scontrarsi” con la madre Irma e proprio da lei saprà che non è figlia dell’uomo che crede suo padre, Augusto Morante, ma di Francesco lo Monaco, poiché il padre è incapace di fare figli. La sua sete di indipendenza la porterà a lasciare presto quella casa e andrà a vivere in ”tre stanze piccole e fredde”, vicino a piazza Navona. Il romanzo si snoda tra le amicizie e gli amori, sempre tormentati perché tormentata era lei stessa. A tratti si presenta volubile e aggressiva, tenera e appassionata o feroce come una spada L’incontro con Moravia, presentatole dal pittore Giuseppe Capogrossi, dopo un periodo di convivenza , sposò il 14 aprile del 1941 proprio per l’insistenza dello stesso Moravia” che non poteva vivere senza di lei”, sarà un’ancora contro quella inquietudine mai che non troverà mai fine. Quell’amore così tormentato finirà per i tradimenti di lei senza scalfire l’affetto che Moravia le dimostrerà nei momenti più difficili della sua vita ( tentativo di suicidio e malattia) e fino alla sua morte.

 

 

Nella sua vita conoscerà tanti personaggi di spicco tra cui Luchino Visconti, con cui vivrà un rapporto molto tempestoso, il pittore americano , Billo Morrow (che si suiciderà al suo rientro a New York)e Pier Paolo Pasolini la cui amicizia, dopo anni e anni di sodalizio, si interromperà bruscamente. Il desiderio che anima l’autrice del romanzo è quello di far conoscere la Morante in tutte le sue sfaccettature, non solo scrittrice ma come donna. Una lettura affascinante che ti spinge a volerne sapere di più. Una vita da romanzo ma profondamente umana.

 

Recensione di Lidia Campanile

ELSA Angela Bubba

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