EMANUELE DEVE SAPERE, di Erika Polimeni (Leonida)
Recensione 1
E con un titolo del genere, potevo non indagare? Dovevo sapere anche io, curiosona come sono!
Ed ecco allora che mi ritrovo a scoprire un libro che invoglia a leggere pagina dopo pagina per capire cosa c’è da sapere. Poi ti porta dentro la vita dei personaggi, te li fa conoscere e cominci con la mente a montare le tante tessere, belle e colorate, del piccolo-grande mosaico della storia, delle tante… amabilmente e sapientemente raccontate.
L’ho letto tutto di un fiato, pagina dopo pagina e sono arrivata all’ultima con tanta voglia di leggerne ancora. Lo consiglio, emoziona, prende di testa e di cuore.
Il protagonista – come un perfetto galantuomo – lascia spesso la scena alla coprotagonista. Lei ti prende per mano e ti accompagna nel suo mondo, del ieri, dei ricordi, del suo vissuto. Per poi riportarti all’oggi, magistralmente connesso al passato, con la storia, con tutti gli attori del libro.
E poi il finale… il finale… ehhhh…
Ma non posso aggiungere altro, perché è solo da leggere.
E permettetemi un paio di considerazioni personali.
La prima… questo libro è ovviamente da comprare ma anche da regalare che equivarrà a fare un doppio dono, visto che i diritti d’autore per questa edizione, ho letto, andranno alla Ricerca e all’Hospice “Via delle Stelle” di Reggio Calabria.
Infine… concludo dicendo che ho conosciuto Erika, oltre 25 anni fa. Abbiamo percorso insieme i sentieri (tanti) dello scautismo e l’ho vista camminare e crescere sotto tutti i punti di vista, da piccola Coccinella – che prometteva davanti a me, Arcanda, di “fare del proprio meglio” – a giovane e valente professionista, fino a oggi ad apprezzare anche le sue doti di scrittrice attenta, non banale, intensa.
E allora cosa augurarle?
Macte nova virtute, puer, sic itur ad astra!
Si… coraggio, tanto! Perché è solo così che si arriva alle stelle!
PS per l’autrice: metti mano al secondo libro, che ho voglia di rileggerti!
Recensione di Rosalba Vazzana
Recensione 2
Finalmente ho finito questo romanzo e, ammetto, non è stato facile. Non tanto per la storia che, invece, scorre velocemente quanto per le tante aspettative. La voglia di arrivare subito alla fine c’era ma c’erano troppe parole che ho dovuto far decantare . La storia è semplice, bella, ben intrecciata con altre. Racconta di un anestesista, Alessandro, che incontra il suo primo amore, Bianca, in Pronto Soccorso. Da uno scambio di battute «Emanuele deve sapere…» inizia la storia alla scoperta di Emanuele, di un passato non facile e ancora legato al presente, di cosa deve sapere e del perché è importante che questa storia non sia dimenticata. La storia di Alessandro si intreccia a quella di Bianca, di Emanuele, Benedetta in un modo inaspettato.
Mi sono commossa, mi sono ferita leggendolo perché -ora capisco la dedica “a te che devi sapere”- è un romanzo che parla anche di me e di un qualsiasi lettore o lettrice. Un po’ perché io stessa ho frequentato da infermiera i reparti di ospedale, un po’ perché ho trovato alcune storie simili a tante che io stessa ho visto/vissuto..
Lo stile è straordinariamente poetico. Ci sono tratti in cui non sai se stai ascoltando una canzone, leggendo una poesia o semplicemente ascoltando una storia. Dolce e contemporaneamente crudo, capace di entrare dentro l’animo dei personaggi, senza alcun timore.
Ho apprezzato molto la descrizione dei personaggi. Veri, reali. Molti di loro mi ricordavano i miei amici, non scontati, soprattutto mai perfetti. Mi ricordavano me, le mie scelte, il mio aver dovuto tante volte ricostruirmi, ricominciare. Avrei voluto un finale diverso, frizzante come l’inizio della storia ma, forse, è giusto che finisca così questa storia.
Buona lettura!!
Recensione di Roberta Powell
EMANUELE DEVE SAPERE, di Erika Polimeni
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