FASTNET FORZA 10, di John Rousmaniere (Mursia)
Storia della più tragica regata di tutti i tempi
Velista fin dalla gioventù, Rousmaniere ha scritto libri su storie marinare, sullo yacht design, su regate, sulla fotografia marittima, sulle tempeste e sulla sicurezza in mare; ha tenuto oltre cento seminari su quest’ultimo argomento, contribuendo notevolmente all’educazione marinara negli Stati Uniti.
La Fastnet Race è la più classica regata inglese e anche la più celebre prova d’altura del Vecchio Continente, il suo percorso parte dall’isola di Wight, scorre a sud ovest dell’Inghilterra e si inoltra in mare aperto fino all’estremità sud dell’Irlanda, doppia lo scoglio del Fastnet e torna a Plymouth. In totale circa 600 miglia nautiche di cui oltre la metà in pieno oceano; è una regata impegnativa che, sin dalla sua prima edizione nel 1925, ha esercitato un fascino profondo su tutti i velisti del mondo.
L’edizione del 1979 è stata eccezionale per diversi aspetti: un gran numero di partecipanti – 303 barche – con equipaggi molto eterogenei, dagli esperti marinai della Admiral’s Cup a piccoli dieci metri condotti da dilettanti; condizioni meteo inaspettate e male interpretate.
Rousmaniere ha vissuto direttamente la tempesta a bordo dello sloop americano “Toscana”, ma si è avvalso anche delle testimonianze di decine di sopravvissuti e dei loro salvatori per la stesura di questa ricostruzione, una cronaca drammatica dell’evoluzione di una tragedia che ha portato alla morte di quindici persone ed al ritiro di 218 concorrenti. Oltre ad essere un racconto di alto valore tecnico, è soprattutto la storia degli uomini, degli equipaggi, degli eroi degli elicotteri, degli aerei e delle navi che nonostante le condizioni proibitive hanno portato in salvo 138 marinai.
Un libro emozionante ed agghiacciante, la narrazione è lucida e chiara anche per i non addetti ai lavori, coinvolgente nei racconti delle persone, ricco di testimonianze e di foto che rendono più reale la portata delle difficoltà affrontate dai regatanti. Rousmaniere pone l’accento anche sulle problematiche relative alla sicurezza, agli errori ed alle cause di questa tragedia; il libro, pubblicato nel 1980, precorre le polemiche sorte anche successivamente sulla necessità di costruire barche per regate di altura adeguatamente robuste e strutturate per affrontare situazioni di tempesta, contro la tendenza a ricercare maggiore velocità con scafi forse troppo fragili in condizioni estreme.
La tragedia del Fastnet è richiamata più volte, anche in merito a queste problematiche, su altri scritti dedicati a regate sconvolte dagli eventi atmosferici, primo fra tutti Verso la tempesta, di Martin Dugard, sulla Sydney-Hobart del 1998.
Recensione di Simona Vagaggini
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