FIORI SENZA SOLE, di Virginia Andrews (Sonzogno)
Primo romanzo della saga della famiglia Dollanganger, pubblicato nel 1979 e vi assicuro assolutamente introvabile nelle librerie.
La storia è raccontata in prima persona da Cathy, la secondogenita dei figli di Corinne e Christopher.
I ragazzi, alla morte del padre, vengono portati a vivere nella casa dei facoltosi nonni materni, che avevano disconosciuto e diseredato Corinne, proprio a causa del suo matrimonio.
Qualsiasi cosa possa aggiungere alla trama a mio avviso vi toglierebbe il piacere di leggere questo libro.
Il punto è che non so se sarà un piacere. Perché il romanzo è terribile, agghiacciante. Vi farà arrabbiare, rimarrete esterrefatti, ma lo leggerete fino all’ ultima pagina. Almeno questo è l’ effetto che ha fatto a me.
La voce della ragazzina ci narra di mostri e mostruosità, ma in maniera così naturale che finiamo anche noi per abituarci alla situazione. Ci sembrerà normale che l’amore possa nascere anche dove non dovrebbe, che la morale possa essere ribaltata. Che i ruoli possano essere scambiati. Che i figli possano fare da genitori e che i genitori possano avere un lato oscuro e terrificante.
E alla fine ci sembrerà normale anche che i fiori possano sbocciare senza sole.
Recensione di Benedetta Giannoni
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