FRANKENSTEIN L’IMMORTALE, di Dean Koontz
Quanti di voi, quando sentono il nome “Frankenstein” invece di pensare al Professore e creatore della creatura assoggettano il nome al mostro da lui creato?!
Per me è stato sempre così e ancora oggi alla parola Frankenstein penso al mostro, la creatura soprannaturale fatta rinascere con un fulmine!
Dopo aver letto l’originale e aver visto diverse trasposizioni cinematografiche e televisive, ancora non mi stanco di questo soggetto!
Amo la creatura, il mostro… ritrovarsi in una condizione senza averla scelta, la sua rabbia, solitudine, ricerca di umanità in se stesso e negli altri… me l’hanno reso sempre più affascinante ed amabile!
Premetto che il libro fa parte di una serie (per ora in italiano ne sono stati pubblicati 3) e non ha una vera fine ma devo dire che mi ha proprio incuriosita e credo leggerò presto anche i prossimi.
La storia parte dal presupposto che Mary Shelley nello scrivere Frankenstein si sia ispirata a qualcosa di realmente accaduto e che oggi, dopo 200 anni, il mostro creato da Frankenstein sia ancora vivo.
Si fa chiamare Deucalion e in tutti questi decenni ha imparato a controllare la sua iniziale rabbia. Purtroppo Deucalion un giorno scopre che anche il suo Creatore, Victor Frankenstein è ancora vivo, vive a New Orleans e si fa chiamare Victor Helios.
“Se Deucalion era la leggendaria creatura di Victor Frankenstein, allora nei due secoli trascorsi, mentre il dottore umano era diventato un mostro, il mostro era diventato umano. Un uomo di straordinaria perspicacia e grande profondità di sentimenti.”
Ma a New Orleans, da settimane c’è anche un serial killer che sta seminando vittime, una dopo l’altra… così le vicende di Deucalion si intrecciano a quelle di due investigatori della omicidi, la detective Carson O’Connor e il suo collega e ben presto sono destinate ad incontrarsi!
Ogni capitolo ci racconta quello accade ai vari personaggi e protagonisti del libri, facendoci entrare nella loro testa e nella loro anima, scoprendo man mano alcuni segreti. Incontriamo non solo Deucalion, Victor e i detective ma anche il serial killer e alcune delle nuove creature del dottor Frankenstein, che siano la moglie che lui sfoggia al suo fianco o un finto prete o…
C’è molto da scoprire e non spoilero oltre ma devo dire che mi è piaciuto, alcune cose sono un po’ “già viste”, come quello che fa il serial killer… ma alla fine ci si rende conto che il tutto è un diversivo di Koontz per portarci a conoscere meglio l’animo di queste creature create da Frankenstein, che non dovrebbero farsi condizionare da emozioni ma che alla fine le cercano disperatamente e finiscono con l’evolversi in un modo o nell’altro e non sempre in meglio!
C’è una disperata ricerca di umanità e felicità che fa da filo comune al libro ed è quello che mi ha affascinato e intrigato.
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