GENTE IN ASPROMONTE Corrado Alvaro

GENTE IN ASPROMONTE, di Corrado Alvaro

Nella riflessione narrativa di Corrado Alvaro è costante il riferimento alla sua patria d’origine, la Calabria, attraverso espressioni tra l’indagine sociale e la rievocazione mitica. In questa raccolta di racconti, scritta in pieno regime fascista, l’autore dà voce alla denuncia civile ponendo sullo sfondo dei brani una terra di pastori con la loro vita di stenti e di miseria. In particolare “Gente in Aspromonte” narra la vita di una piccola comunità rurale attraverso la storia di Argiró e le vicende della famiglia Mezzatesta.

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Argiró è un pastore che vive pascolando le bestie insieme al figlio Antonello. Un giorno la sua mandria precipita in un burrone provocandogli la totale rovina economica. In preda alla disperazione, l’uomo si reca in paese per chiedere aiuto ai padroni, e al loro categorico rifiuto matura una crescente volontà di rivolta in nome del sostegno negato. Un episodio chiave con cui esordirà una stagione di violenze da parte dei prepotenti e di vendette per i soprusi subiti.

 

Una forte realtà che emerge contro un’atmosfera quasi surreale in cui i pastori, tristi e malinconici nella solitudine della montagna, sono i protagonisti di un mondo arcaico e severo ma ricco di valori, di bellezze, descritti attraverso una prosa dove le frasi hanno la semplicità di una canzone di gesta, creando un alone di mistero e solennità.

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