
GIORNO DI RISACCA, di Maylis de Kerangal (Feltrinelli – febbraio 2025)
Una donna, la narratrice, riceve una chiamata dalla polizia di Le Havre, una città portuale nel nord della Francia. Viene convocata alla stazione di polizia: sulla spiaggia è stato trovato un cadavere, con in tasca un pezzo di carta con scritto il suo numero di telefono.
Una storia che inizia come un giallo, con l’atmosfera di un romanzo dark, ma Giorno di risacca non è né l’uno né l’altro. Si tratta piuttosto del viaggio di una cinquantenne che torna nei luoghi della sua giovinezza, dove non mette piede da decenni. Mentre vaga e incontra persone, l’“indagine” diventa sia interna che esterna, tra passato e presente, sociale e personale.
L’autrice affronta così una serie di argomenti tra loro correlati in questo romanzo denso e corposo, con una scrittura serrata e frasi lunghe che a volte si estendono su due pagine, senza mai perdere il filo o la questione principale. Seguiamo i pensieri del personaggio, siamo affascinati dal vocabolario sempre preciso, impariamo tantissime cose. Il tutto risulta a tratti un po’ inquietante, ma resta soprattutto coerente, brillante e godibilissimo, fino all’ultima frase.
Recensione di Moreno Migliorati
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