GLI INTRAMONTABILI: LO STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL E DEL SIG. HYDE Robert Louis Stevenson

Questo è uno dei romanzi che spesso è volentieri mi hanno fatto compagnia nel corso degli anni. La storia del buon dottor Jekyll, persona virtuosa ma attratta dalla seducente possibilità di scindere nell’essere umano la parte buona da quella malvagia e del suo alter ego Hyde, persona estremamente sgradevole e disprezzabile, è la perfetta rappresentazione, pur nella brevità dell’opera, del dualismo dell’individuo e dal pericolo della sopraffazione in favore della personalità più bestiale ai danni di quella umana e rispettosa delle convenzioni.

L’opera rientra di diritto nel filone del romanzo gotico e l’espressione Jekyll/Hyde è entrata nel linguaggio comune a rappresentare l’ambivalenza del comportamento dell’essere umano, sospeso tra la razionalità e le sue pulsioni primitive.

Un lavoro all’apparenza semplice, grazie anche a un numero esiguo di personaggi perfettamente caratterizzati, ma di grande spessore e profondità, avvincente e allo stesso tempo capace di regalare una buona dose di brividi oltre che stimolare la riflessione su labile equilibrio dell’animo umano sospeso tra il bene e la tentazione del male.