GLI INTRAMONTABILI: NARCISO E BOCCADORO, di Hermann Hesse
Uno dei capolavori di Hermann Hesse, nel quale l’amicizia tra i due protagonisti resiste al tempo e alla distanza; ciò che all’inizio rende Narciso ‘ superiore ‘ a Boccadoro si appiana e pur restando diversa e a volte antitetica la rispettiva visione del mondo e dell’esistenza, la maturità li porta a comprenderla, accettarla e apprezzarla.
La vita ascetica, penitente, dedita allo studio di Narciso e quella vagabonda, libertina, dedita all’arte di Boccadoro ben rappresentano l’Uomo e la sua complessità, ma allo stesso tempo ne esaltano le inclinazioni e ne evidenziano le contraddizioni.
L’amicizia tra i due protagonisti, dei quali Boccadoro ha oggettivamente più spazio nelle pagine scritte, rimane un sottile filo che li lega nonostante la lontananza e il tempo che passa; infatti è nel convento di Mariabronn da dove tutto è iniziato che il cerchio si chiude; Boccadoro e Narciso si ritrovano, si riconoscono, si completano: un’amicizia che ha avuto una profonda influenza reciproca e che va oltre tutto, anche la vita stessa.
La scrittura è ricca di metafore e situazioni espresse con lessico molto ricercato, adatto al registro formale e colto con il quale l’autore narra le vicende, ma soprattutto esprime le sue considerazioni su tanti aspetti della Vita tramite i pensieri e le parole dei personaggi.
Recensione di Maria Cristina Caselli
NARCISO E BOCCADORO Hermann Hesse
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